18 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Commercio estero

Confagricoltura: l’ortofrutta come le auto, ferma in parcheggio

E’ questo il commento di Confagricoltura sui dati sul commercio estero a settembre, diffusi oggi dall’Istat. La battuta d’arresto, soprattutto per l’allarme E.Coli in Germania, con ripercussioni notevoli, perdite di mercati, aumento delle importazioni, crollo delle quotazioni

ROMA - «A settembre l’export ha ripreso a marciare ma non in agricoltura (-1% rispetto a settembre 2010) ed in altri settori rilevanti, come quello automobilistico (-0,4%). Mentre però gli autoveicoli registrano +7,9% in valore nei primi nove mesi dell’anno (sullo stesso periodo del 2010), l’export agricolo in tale periodo è cresciuto solo del 3,8%. Non c’è dinamismo, mentre sono ingenti le importazioni agricole che ingolfano i mercati e deprimono le quotazioni (+21,6% nei nove mesi)». E’ questo il commento di Confagricoltura sui dati sul commercio estero a settembre, diffusi oggi dall’Istat.

Le esportazioni agricole, ed in particolare quelle della nostra ortofrutta, stavano marciando a gonfie vele nel primo trimestre dell’anno; poi la battuta d’arresto, soprattutto per l’allarme E.Coli in Germania, con ripercussioni notevoli, perdite di mercati, aumento delle importazioni, crollo delle quotazioni. Ne stiamo uscendo a fatica, bisogna riconquistare la fiducia dei mercati, pur non avendo responsabilità per quanto avvenne in Germania.

E’ andata decisamente meglio per i prodotti trasformati ed il vino (+10% rispetto all’anno scorso). Il settore agroalimentare necessita, ad avviso di Confagricoltura, di un’agricoltura forte che torni ad essere il volano della crescita. «Al nuovo governo chiediamo di non sottovalutare i segnali dei mercati per non acuire una crisi i cui effetti sono già disastrosi».