1 maggio 2024
Aggiornato 23:00
I vertici mondiali | G20

I paesi del G20 promettono di sostenere crescita e banche

Ma a Washington emergono contrasti sulla politica da seguire

WASHINGTON - I Paesi più potenti del pianeta si sono impegnati a Washington a sostenere la crescita che latita e le banche indebolite, pur dopo aver lasciato emergere contrasti sulla politica da seguire di fronte alla crisi.
I ministri delle Finanze e i banchieri centrali dei principali Paesi ricchi e emergenti del G20 si sono impegnati a dare «una risposta internazionale forte e coordinata per trattare le sfide rinnovate che incontra l'economia mondiale», come è emerso da una dichiarazione comune pubblicata al termine della cena inaugurale di lavoro. Promettono di fare in modo che le «banche dispongano di un capitale adeguato», dopo il crollo negli ultimi giorni dei valori bancari europei, colpiti dai timori legati alla crisi del debito nella zona euro.

Le banche centrali, che svolgono da molte settimane un ruolo di «pompiere» nella crisi, hanno da parte loro annunciato che continueranno «a sostenere la ripresa». Inizialmente nessun comunicato doveva essere pubblicato. Ma «l'importanza della situazione», le «turbolenze» sui mercati che hanno conosciuto ieri un'ennesima giornata nera e «la constatazione comune di una risposta collettiva che desideravamo portare» hanno portato alla diffusione di questo testo, ha dichiarato il ministro delle Finanze francese Francois Baroin, il cui Paese è presidente quest'anno del G20, durante una conferenza stampa.

Il comunicato del G20 riprende in parte un testo precedente pubblicato il 9 settembre dai Paesi del G7. Ma il G20 si è spinto oltre. Soprattutto, ha annunciato, in previsione del vertice di Cannes (sudest della Francia) il prossimo 3 novembre, un «piano d'azione collettivo ambizioso, in cui ciascuno avrà il suo ruolo da giocare» per «sostenere la crescita» e «attuare piani di consolidamento di bilancio credibili».