19 aprile 2024
Aggiornato 16:30
Indagine Excelsior

In calo nelle aziende lodigiane il fabbisogno di addetti

Nelle imprese locali sono previste in entrata per il 2011 complessivamente 2.060 unità lavorative, mentre in uscita ne sono state stimate 2.290 unità, pari a un tasso di variazione del -0,6%

LODI - La ricerca Excelsior dedicata al fabbisogno di figure professionali delle imprese, alla quale collabora il sistema delle Camere di commercio (indagine condotta attraverso interviste realizzate tra gennaio e marzo e con riferimento allo scorso anno), chiaramente non tiene conto del soqquadro degli scenari economici finanziari di questi ultimi mesi e delle reazioni delle micro e pmi e dei continui rammendi alla manovra disposta per riportare in pareggio il bilancio nel 2013, che tiene in naftalina ogni provvedimento per lo sviluppo.
Il quadro che emerge a livello di saldo numerico tra il numero delle figure in entrata e quello delle figure in uscita è, per il terzo anno di seguito, negativo. Dalla elaborazione Excelsior il fabbisogno risulta in diminuzione di 230 unità. Il dato previsionale (che ovviamente andrà verificato a fine anno) contiene tuttavia un rallentamento del trend negativo.
Nelle imprese locali sono previste in entrata per il 2011 complessivamente 2.060 unità lavorative, mentre in uscita ne sono state stimate 2.290 unità, pari a un tasso di variazione del -0,6%.
L’approfondimento condotto dall’Ufficio Studi della Camera di commercio di Lodi attraverso il confronto con gli indicatori di scala più ampia, evidenzia che il dato locale è schierato con quello lombardo (-0,4%) e nazionale (-0,5%).

Dall’indagine, giunta oramai alla 14a edizione, si ricavano dati particolarmente negativi per l’aggregato «Altre industrie e public utilities» il cui saldo è negativo per 160 unità di lavoro e per quello dei «Trasporti e attività connesse, servizi finanziari e operativi» (-70 unità). Hanno, invece, spunti di recupero, anche se deboli ( una trentina di unità) le Costruzioni e i Servizi alle persone.
L’Ufficio studi camerale annota che, rispetto alla precedente indagine Excelsior, la percentuale delle imprese lodigiane che prevedono assunzioni di personale è passata dal 17,9% del 2010 al 21,1% attuale, e che si è ridotta la percentuale delle assunzioni di «difficile reperimento»: ora al 17,9% rispetto il 18,8% della precedente rilevazione.
Tra le professioni più ricercate a livello di territorio sono gli Addetti alle vendite al minuto (210 unità), gli Addetti alla gestione degli stock, degli approvvigionamenti e dei trasporti (130), i Meccanici, montatori, riparatori e manutentori di macchine fisse e mobili (120), i Fabbri ferrai e i costruttori di utensili e assimilati (110), i Tecnici dell’amministrazione e dell’organizzazione (110).

I titoli di studio maggiormente apprezzati sono (come sempre), i diplomi secondari e post-secondari. Su 1.840 assunzioni non stagionali viene chiesta una formazione di questo livello per 840 persone (40 in più rispetto al 2010). Risulta prediletto l’indirizzo amministrativo commerciale (230 casi), ma per 350 posizioni non è chiesta nessuna specializzazione.
In aumento la richiesta di qualifica professionale (250 posizioni rispetto le 220 del 2010), meglio se ad indirizzo socio-sanitario (60), meccanico (50) e termoidraulico (50).
In calo la domanda di laureati (solo 130 rispetto ai 240 dello scorso anno), dove prevalgono (per 60 posizioni) gli Altri indirizzi (lo scorso anno aveva prevalso l’indirizzo economico). In aumento (da 560 a 620) la domanda di personale con la sola scuola dell’obbligo.