24 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Causa da 100 miliardi di dollari

Mutui subprime, avviata azione legale contro 17 banche americane

L'azione promossa dall'Agenzia federale di finanziamento del settore immobiliare

WASHINGTON - Un'azione legale contro diciassette banche e istituzioni finanziarie, accusate di frodi antecedenti alla crisi dei mutui suprime, è stata promossa negli Stati Uniti.
L'Agenzia federale di finanziamento del settore immobiliare (Fhfa) ha indicato in un comunicato di voler «recuperare le perdite» inflitte ai due colossi parastatali del finanziamento dei prestiti immobiliari, Fannie Mae e Freddie Mac, mediante questi istituti, fra cui la banca francese Societe Generale e quella svizzera Credit Suisse.
«Le denunce fanno riferimento alle violazioni della legge federale che disciplinano gli asset finanziari e al diritto (common law) nella vendita di titoli abbinati a mutui ipotecari residenziali concepiti da questi istituti», ha precisato la Fhfa.

Procedimento imminente - Il lancio di questi procedimenti era stato annunciato come imminente da New York Times giovedì sera. Fannie Mae e Freddie Mac si erano lanciati tardi nei «subprime», nel 2006, quando questo mercato era condannato a crollare. Questa scommessa persa è costata loro perdite immense e in seguito una messa sotto tutela pubblica nel settembre 2008. Secondo il regolatore di questi due organismi, le banche che hanno venduto a «Fannie» e «Freddie» titoli abbinati a prestiti immobiliari hanno mentito su alcune caratteristiche di questi titoli o prestiti. Il mercato dei mutui subprime alle famiglie, presentando flebili garanzie di rimborso, ha contribuito al gonfiamento della bolla speculativa nel settore immobiliare negli Stati Uniti, che dopo il suo scoppio nel 2007 ha causato una crisi finanziaria e una successiva recessione a livello mondiali.