Cala il Pil agricolo per il crack dell'ortofrutta
E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati sull’andamento del Pil elaborati dall’Istat
ROMA - La riduzione congiunturale del valore aggiunto dell’agricoltura è dovuta in buona parte al crollo di mercato della frutta e verdura che viene sottopagata agli imprenditori agricoli su valori ben al di sopra dei costi di produzione. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati sull’andamento del Pil elaborati dall’Istat che evidenziano nel secondo trimestre un calo congiunturale dell’agricoltura per la prima volta registrato dal terzo trimestre del 2010.
La Coldiretti è impegnata in una mobilitazione «scaccia crisi» per denunciare lo scandaloso aumento della forbice dei prezzi tra produzione e consumo nell'estate della crisi che danneggia imprese agricole e cittadini. Per la prima volta alla mobilitazione della Coldiretti tutti insieme i coltivatori di pomodori, peperoni, melanzane, angurie e pesche con lo slogan «Meglio regalare frutta e verdura che svenderla !» hanno offerto gratuitamente decine di quintali dei propri prodotti, da piazza Santi Apostoli a Roma in tutta Italia, come sulle spiagge di Margherita di Savoia, in provincia di Foggia e Mondragone in provincia di Caserta o sulle strade di Verona dove i trattori della Coldiretti hanno consegnato la frutta locale ad alcuni enti caritatevoli. Tra le altre aree di crisi del settore la Coldiretti segnala anche le attività di allevamento a partire dal comparto suinicolo colpito dalla concorrenza sleale di prodotti importati e spacciati come Made in Italy, come evidenziato anche dalle recenti operazioni dei Nas.
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