28 marzo 2024
Aggiornato 09:30
Petrolio: prezzi ai minimi da 8 mesi, timori frenata economia

Il Codacons: Cala il petrolio, ma la benzina non scende

«Ecco la prova delle speculazioni sulle vacanze degli italiani!. E rispetto a 10 anni fa un litro di benzina costa oggi il 58% in più»

ROMA - Quotazioni in picchiata per il petrolio che scende sotto gli 83 dollari al barile facendo segnare i minimi da 8 mesi. Riduzioni che tuttavia non si ripercuotono sui listini della benzina alla pompa, che restano immutati a livelli record.

«Questa è la prova lampante delle speculazioni sulle vacanze degli italiani - afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi - Togliendo la parte relativa alle maggiori accise, il prezzo alla pompa sarebbe dovuto calare per effetto del minor costo del petrolio, cosa che ovviamente non è avvenuta. E non è avvenuta perché sono milioni gli italiani che in queste ore si metteranno in viaggio per raggiungere le mete di villeggiatura, spendendo di più per i rifornimenti. Considerati i costi del carburante sia per l’esodo che per gli spostamenti interni durante le vacanze, infatti, il caro-benzina determinerà per gli automobilisti italiani un maggior esborso di 550 milioni di euro rispetto alle vacanze estive dello scorso anno».

Il Codacons ha realizzato inoltre un confronto tra i listini odierni dei carburanti e quelli praticati 10 anni fa, esattamente il 5 agosto 2001, quando la benzina costava 1,032 euro al litro e il diesel 0,853 euro/litro. Ebbene, in 10 anni la benzina ha subito un rincaro del 58%, e il diesel addirittura del 77%. Ciò significa che un pieno di benzina costa oggi 30,25 euro in più rispetto ad agosto 2001, mentre per un pieno di gasolio occorre sborsare 33,15 euro in più.
Numeri che – conclude il Codacons – non hanno bisogno di alcun commento.