26 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Unioncamere Lombardia

Camere vendute nelle strutture ricettive lombarde a primavera 2011 e prenotazioni per l’estate

La vendita di camere nelle strutture ricettive lombarde - II trimestre 2011

MILANO - Per la Lombardia il secondo trimestre 2011 si chiude consolidando i risultati positivi che caratterizzano il settore turistico sin dall’inizio dell’anno.
Le strutture ricettive, infatti, hanno venduto il 45,3% delle camere disponibili nel mese di aprile, il 46,3% a maggio e il 50,8% a giugno: in tutto il trimestre superano, quindi, la media nazionale (che si attesta rispettivamente al 36,4%, al 38,8% e al 50,4%) e rispetto allo stesso periodo del 2010, mantengono un tasso di crescita che complessivamente supera i 4 punti percentuali.
Questo andamento è legato soprattutto al comparto alberghiero ed è trainato dalle vendite nei centri urbani, che grazie ad un mix di cultura e affari, sono dei veri e propri catalizzatori per la clientela: in città, infatti, le strutture ricettive sfiorano il 70% di vendita delle camere ad aprile e maggio e superano il 67% a giugno.
In questo periodo la capacità ricettiva è pienamente disponibile e il tasso di occupazione lorda, calcolato sul totale delle strutture esistenti e quello netto, che si riferisce alle strutture effettivamente aperte, sono sostanzialmente identici.

Milano è la punta di diamante di questa volata, con tassi di vendita del 71,7% ad aprile, del 69,4% a maggio e del 67,6% a giugno registrati nell’area della provincia e con una crescita rispetto al 2010 che sfiora i +15 punti percentuali a giugno e si mantiene superiore ai +10 p.p. nei due mesi precedenti.
Ad aprile superano la media regionale anche le province di Lodi (53,7%), di Cremona (48,9%) e di Monza Brianza (48,2%), mentre restano significativamente indietro quelle di Lecco (17,7%) e di Bergamo (29,7%), in calo anche rispetto all’anno precedente.
Anche analizzando il dato sintetico del trimestre , Milano si conferma particolarmente competitiva. La vendita camere del trimestre della provincia capoluogo, infatti, si attesta sul 69,6% ed è seguito da quello di Cremona, pari al 53,6%. Milano (+13 punti percentuali), Como (+8,6 p.p) e Brescia (+4,1 p.p.) sono anche le uniche aree in crescita rispetto al 2010, alle quali si contrappongono soprattutto Mantova (-11,3 p.p.) e Cremona (-9,6 p.p.).
Ad eccezione delle città, tutte le altre aree prodotto risentono di una stagionalità che durante la primavera mantiene i flussi di clientela ancora contenuti.
Ciò avviene in particolare in montagna, dove le strutture oscillano tra il 21,7% di maggio e il 29,5% di giugno e dove i risultati di occupazione camere sono inferiori allo scorso anno, mentre le località termali superano di poco il 30% ad aprile e maggio e crescono fino al 38,6% in giugno. Il primo mese estivo rappresenta anche la vera apertura di stagione per le destinazioni lacuali, dove le strutture ricettive vendono quasi la metà delle camere disponibili, superando di 10 punti percentuali il risultato di maggio e di 13 punti percentuali quello di aprile (fermo al 36,1%).
Nelle aree collinari e di pianura e nelle altre località l’andamento del tasso di occupazione delle camere presenta minori oscillazioni: si mantiene intorno al 43 – 44% nelle prime, che tuttavia, registrano un calo significativo rispetto allo stesso trimestre del 2010 e sul 48 – 50% nelle seconde.
In questo trimestre la clientela si concentra negli alberghi, preferendo le strutture più qualificate, che anche grazie a una politica di contenimento dei prezzi, continuano a registrare aumenti delle vendite.
Complessivamente, infatti, le camere vendute negli alberghi sono il 56,9% ad aprile, il 57,3% a maggio e il 59,2% a giugno, ma i 5 stelle superano il 70% di camere vendute in tutto il trimestre. Proprio queste strutture si dimostrano le più attente ai segnali del mercato e negli ultimi tre anni hanno continuato a ridurre i prezzi praticati alla clientela: nel 2011, infatti, il costo medio di una stanza doppia in un hotel a cinque stelle è di 82 ¤ a notte, con una riduzione di quasi un terzo rispetto al 2008 e del -14% rispetto al 2010.

Meno competitive le strutture di categoria inferiore:
• negli alberghi ad 1 e 2 stelle una stanza doppia costa 75,8 ¤ a notte, con un aumento del +37,4% rispetto al 2008 e del + 4,8% rispetto al 2010,
• nei 3 stelle una stanza doppia costa 77,6 ¤ a notte, con aumenti leggeri nel corso degli ultimi tre anni (costava 80,7 ¤ nel 2008).
L’extra – alberghiero inizia a decollare a giugno (con il 39% di camere vendute), quando la clientela soggiorna soprattutto in agriturismo (45%). Avvio di stagione anche per i campeggi (38,9%), mentre i B&B si mantengono intorno al 37% di camere vendute in tutto il trimestre.
In questo periodo la clientela delle strutture ricettive è composta dal 37,8% di stranieri, che tornano a crescere, sebbene ancora non raggiungono i livelli del 2007, quando rappresentavano oltre il 40% degli ospiti.

Le prenotazioni per luglio e agosto
Per luglio e agosto le strutture ricettive hanno ricevuto prenotazioni per il 45,3% e per il 43,4% delle camere disponibili, collocandosi al di sotto della media nazionale (rispettivamente pari al 52,4% e al 56,4%), ma in crescita di quasi il 3% rispetto agli stessi mesi del 2010.
In questo periodo il turismo punta sui laghi: Brescia (intorno al 55% di camere vendute) e Como (intorno al 50%) sono due province che trainano la media regionale e, tra le aree prodotto, le destinazioni lacuali svettano rispetto alle altre tipologie, con tassi di occupazione superiori al 56% e con un aumento di oltre i 5 punti percentuali rispetto allo scorso anno.
Seguono Milano (con il 46% a luglio e il 37% ad agosto) e Varese (con il 40,8% a luglio e il 42% ad agosto), mentre nelle altre province la clientela sembra attendere l’ultimo minuto e le prenotazioni per luglio superano di poco il 20% a Cremona (20,5%), Pavia (22,3%), Lecco (23,9%) e Mantova (24,6%).
Per settembre è ancora presto e soltanto Milano (34,2%), Como (33,7%) e Brescia (30,7%) superano la media regionale, anticipando, a livello di area prodotto, la ripresa delle città (37,7%) e il rallentamento della stagione al lago (31,3% dopo il 56% di luglio e agosto).
L’estate è il momento clou per la ricettività extra – alberghiera (che per il momento supera il 46%) ed in particolare per i campeggi che per luglio e agosto hanno già venduto la metà dei posti disponibili. Tra le altre tipologie di strutture vanno meglio gli agriturismi (intorno al 37% nei mesi estivi) mentre i B&B oscillano intorno al 20% di camere prenotate.