20 aprile 2024
Aggiornato 14:30
Unioncamere Veneto

In Veneto industria in crescita (+3,9%), ma peggiora la fiducia delle imprese

I dati del secondo trimestre 2011, sulla base dell’indagine VenetoCongiuntura. Conferme dall’export (+8,1%), l’occupazione non riparte

VENEZIA - Nel secondo trimestre 2011, sulla base dell’indagine VenetoCongiuntura, la produzione industriale ha registrato una crescita del +3,9% rispetto allo stesso periodo del 2010. Nel confronto col trimestre precedente si è registrato un +4,8% (+1,9% la variazione congiunturale destagionalizzata). Il bilancio positivo è confermato anche dal grado di utilizzo degli impianti: 74,9% rispetto al 73,2% del trimestre precedente. L’analisi congiunturale sull’industria manifatturiera di Unioncamere del Veneto, con la collaborazione della Confartigianato del Veneto, è stata effettuata su un campione di 2.616 imprese con almeno 2 addetti.

Tendenza positiva per le grandi imprese (più di 250 addetti) col +10%, +4,2% per le piccole (10-49 addetti) e +3,8% le medie (50-249 addetti). Negative le microimprese con -2,1%. Prosegue la dinamica positiva della produzione di beni intermedi (+5,5%) e d’investimento (+4,9%), meno marcata quella dei beni di consumo (+1,7%). Fra i settori, le crescite tendenziali più marcate si sono evidenziate nel comparto delle macchine elettriche ed elettroniche (+6,6%), seguite dai metalli e prodotti in metallo e dalle macchine ed apparecchi meccanici (entrambi +6,2%). Sopra la media anche tessile, abbigliamento e calzature (+4,6%), gomma e plastica (+4,2%). Inferiori, ma sempre positivi, i comparti carta, stampa ed editoria (+2,1%), altre imprese manifatturiere (+1,8%), marmo, vetro, ceramica e altri minerali non metalliferi (+1,5%), mezzi di trasporto, legno e mobile (entrambi +0,2%).

Fatturato totale ed estero - In linea con la produzione, prosegue il trend di crescita del fatturato che ha segnato un aumento del +4,9%. Meglio le grandi imprese (+8,3%), mentre le microimprese sono in flessione del -2,3%. Sotto il profilo settoriale spicca la performance del comparto della gomma e plastica (+8,3%), crescita anche per metalli e prodotti in metallo e delle macchine ed apparecchi meccanici (entrambe +6,9%), delle macchine elettriche ed elettroniche (+6,4%), tessile, abbigliamento e calzature (+4,5%). La dinamica positiva del fatturato è ascrivibile soprattutto all’export che ha registrato un +8,1% (+11% le grandi imprese, +8,7% le medie) grazie a gomma e plastica (+17,1%) e macchine ed apparecchi meccanici (+10,2%). Il fatturato interno ha mostrato una variazione positiva del +3,3% (+4,8% le grandi imprese) dovuto in primis al comparto dei metalli e prodotti in metallo (+6,2%) e delle macchine elettriche ed elettroniche (+6,1%). Negativo invece l’andamento delle imprese del legno e mobile (-0,9%).

Ordinativi - Prosegue la risalita degli ordinativi che hanno segnato un +3,3% su base annua (+6,4% grandi imprese, -2,3% microimprese). Gli aumenti più significativi si sono registrati nei comparti delle macchine ed apparecchi meccanici (+7%), dei metalli e prodotti in metallo (+5,9%) e della gomma e plastica (+4,5%). Buona la crescita degli ordinativi dal mercato estero (+6,1%), soprattutto per le grandi imprese (+7,1%). Sotto il profilo settoriale, l’indicatore ha mostrato gli incrementi maggiori nel comparto delle macchine ed apparecchi meccanici (+10,9%). Positiva, ma meno marcata, la crescita degli ordinativi dal mercato interno (+2,1%), specie per le grandi imprese (+5,5%). Bene i settori dei metalli e prodotti in metallo (+5,5%) e delle macchine elettriche ed elettroniche (+5,1%).

Occupazione - Anche nel secondo trimestre 2011 stenta a ripartire l’occupazione: -0,5% su base annua e -0,6% rispetto al trimestre precedente. La dinamica peggiore riguarda le microimprese (-1,3%), ma il segno meno permane anche per le altre dimensioni d’azienda. Tuttavia alcuni comparti hanno presentato variazioni positive: gomma e plastica (+1,9%), mezzi di trasporto (+1,7%), metalli e prodotti in metallo (+0,5%). L’occupazione straniera mantiene una tendenza negativa (-0,6%), ascrivibile principalmente all’industria delle macchine ed apparecchi meccanici (-4,8%).

Previsioni - In controtendenza le aspettative degli imprenditori per i prossimi tre mesi (saldo -5,1 punti percentuali rispetto ai +14,2 p.p. del trimestre precedente). Perdita di fiducia anche per l’indicatore del fatturato (-3,7 p.p. contro il +16,4 p.p. del trimestre precedente), leggermente migliori le attese per gli ordini esteri (+0,1 p.p.), mentre rimane alta la sfiducia per il mercato interno (-9,2 p.p.). Sul fronte occupazione si registra un saldo di -4,1 p.p.

Dichiarazione di Gian Angelo Bellati, direttore Unioncamere del Veneto - «A fronte di una ripresa consolidatasi nei primi due trimestri dell’anno, grosse ombre sul futuro le gettano le previsioni negative degli imprenditori. Dopo una prima metà dell’anno positiva, il calo di fiducia generalizzato potrebbe preludere un rallentamento della produzione industriale nel prossimo trimestre, con ripercussioni sull’occupazione che stenta a ripartire, soprattutto nelle microimprese che oggi sono le più esposte alle difficoltà. Le aziende continuano ad aggrapparsi alla propria vocazione internazionale ma, in questo contesto, il ruolo delle istituzioni diventa fondamentale. Vanno accolti con favore gli sforzi della Regione del Veneto per ridurre gli sprechi nella pubblica amministrazione. Così agendo, il Veneto si conferma un esempio, nonché realtà fra le più virtuose d’Italia. Ora però serve uno sforzo ulteriore verso l’attuazione delle riforme non più rimandabili per il rilancio dell’economia. Prima fra tutte il federalismo fiscale e il trasferimento di competenze e risorse dallo Stato alle Regioni, unica via per consentire alle imprese venete di non perdere competitività nei confronti di realtà economiche favorite da sistemi federali, come quello tedesco, che permettono di trattenere risorse nel territorio da investire in infrastrutture, ricerca e sviluppo e rilancio dei consumi».