19 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Banche | Consumatori

Costi servizi banche. L'inutile e strana raccomandazione della Commissione UE

Michel Barnier, ha lanciato una raccomandazione per favorire l'accesso ai conti bancari di base a tutti i cittadini a prezzi ragionevoli

FIRENZE - Il commissario Ue al Mercato interno e ai servizi finanziari, Michel Barnier, ha lanciato una raccomandazione per favorire l'accesso ai conti bancari di base a tutti i cittadini a prezzi ragionevoli. I 30 milioni di consumatori che oggi non vi accedono potrebbero, secondo Bruxelles, migliorare così la loro vita: conti da aprire senza dover considerare la singola situazione finanziaria e, per la residenza, basta che sia in un qualunque Paese Ue.

Un libro dei sogni che consapevolmente (non è altrimenti spiegabile...) viene sfogliato per, a nostro avviso, mettere ancora il dito nella piaga, per due motivi:
1) i costi di un conto bancario non sono tanto quelli di apertura e di tenuta ordinaria (documentabili e sottoscritti nei contratti), ma essenzialmente quelli aumentati «a canaglia» (comunicandolo dopo molto tempo) e quelli buttati nei resoconti per singole operazioni che, se non vengono contestate una per una, rimangono addebitati. Poi ci sono i costi stratosferici per i bonifici extra-Ue che, in era di vendite e acquisti online in tutto il mondo, non sono una parte marginale dei movimenti dei correntisti. Tutta una serie di piccoli balzelli a cui il correntista può far fronte solo se diventa una sorta di investigatore. Come si arginano questi costi se non con pesantissime sanzioni -oggi inesistenti, soprattutto a livello comunitario?
2) l'unita' cosiddetta economica sta ampiamente dimostrando di essere aria se non ha un indirizzo politico unico (storie di questi giorni...), perché dovrebbe essere altrimenti per le banche e i conti correnti? Chi e come impone alla Cassa di Risparmio di Vattelappesca di Sotto di aprire un conto al giovane Rudolf Kunz, studente tedesco d'arte con pochi quattrini che studia in una delle nostre città d'arte? Nessuno! Infatti il commissario Barnier «raccomanda». E lo sa anche lui che, non potendo fare altro, sono parole al vento. Altro sarebbe se il commissario disponesse, ma questo non solo non è possibile per assenza di un potere politico federale o dell'Unione, ma non sarebbe neanche auspicabile: si vuole levare alle banche il potere aziendale di decidere se e come disporre dei propri servizi e, quindi, come essere sul mercato? Mercato unico nel senso di assenza di concorrenza? Non crediamo proprio che sia questo l'intento di Barnier... solo che ogni tanto ci sente be ne a sembrare buoni e altruisti, specialmente nei confronti dei presunti più deboli, anche se si sa che non potranno che restare tali.

Vincenzo Donvito, presidente Aduc