19 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Etichettatura europea delle carni

«L’italian sounding fuorilegge tra due anni»

Così Confagricoltura commenta l’approvazione, da parte del Parlamento europeo, della nuova legislazione comune sull'etichettatura alimentare

ROMA - «Un importante decisione nel percorso per soddisfare il diritto all'informazione degli oltre 500 milioni di consumatori europei e per realizzare una più ampia salvaguardia delle produzioni». Così Confagricoltura commenta l’approvazione, da parte del Parlamento europeo, della nuova legislazione comune sull'etichettatura alimentare.

La nuova normativa estenderà alla carne di maiale, di pecora, di capra e di pollo l'indicazione del Paese di provenienza, già obbligatoria per le carni bovine. La Commissione avrà tempo due anni per adottare i regolamenti attuativi, ma, ad avviso di Confagricoltura, sarebbero stati preferibili termini più brevi.

L’Organizzazione degli imprenditori agricoli sottolinea l’importanza del principio introdotto secondo il quale non saranno consentiti in etichetta simboli o indicazioni che facciano riferimento, anche in modo generico, ad una nazione. In pratica, in Europa, non sarà più ammesso l’italian sounding (cioè l’evocare una sensazione di italianità).

Per l’applicazione delle nuove disposizioni all’etichettatura di prodotti come il latte ed i formaggi si dovranno attendere cinque anni; stessa sorte per i prodotti che utilizzano la carne come ingrediente.