19 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Benzina: ancora rialzi record

I rincari delle accise determinano una stangata fino ad 84 euro ad autovettura

Il Codacons: «Governo ritiri aumento accise o siamo pronti a portare migliaia di autovetture a Palazzo Chigi»

ROMA - Nuovo record per la benzina, che per alcuni distributori vola addirittura a 1,613 euro al litro. Era quello che il Codacons aveva temuto fin dall'inizio, ossia che gli aumenti delle accise decise dal Governo, 0,19 cent/litro per finanziare il Fus e 4 cent/litro per fronteggiare l’emergenza immigrati, non solo fossero subito trasferiti sui consumatori finali, determinando una stangata da 60 euro ad autovettura, ma venissero fatti pagare con gli interessi, determinando ulteriori speculazioni sui prezzi finali.
E' quello che, purtroppo, sta già accadendo oggi per alcuni distributori, che rispetto ai prezzi praticati alla fine di giugno, ossia prima che scattassero i rialzi delle accise, sono già saliti di 7 centesimi di euro al litro, determinando una stangata, per i loro clienti, pari ad 84 euro ad autovettura.

RIENZI - «Il Governo deve ritirare subito i provvedimenti con cui ha aumentato le accise – afferma il Presidente Carlo Rienzi – in caso contrario porteremo migliaia di automobili sotto Palazzo Chigi, e faremo sentire la voce degli automobilisti infuriati. I proprietari di auto, infatti, sono letteralmente perseguitati dal Governo non solo per via dell'aumento delle accise, ma anche per le misure sul federalismo fiscale che determinano una aliquota aggiuntiva del 3,5% sull'importo netto del premio assicurativo e l'aumento dell' Imposta provinciale di trascrizione per finanziare le inutili Province».