29 marzo 2024
Aggiornato 12:30
Manovra finanziaria

Rivalutazione del 100% per le pensioni fino a 1.428 euro

Lo precisa l'INPS: «Per la parte eccedente i 1.428 euro scatta la tagliola»

ROMA - Le pensioni fino a 3 volte il minimo, ovvero fino a un importo di 1.428 euro mensili, saranno rivalutate al 100%. Lo precisa l'Inps rispetto alle notizie sulla manovra anticipate in questi giorni. Per la parte eccedente i 1.428 euro invece dovrebbe scattare la tagliola, nel senso che la parte dell'assegno da 1.428 euro fino a 2.380 euro vedrà una rivalutazione del 45% e la parte eccedente ai 2.380 euro non vedrà alcuna rivalutazione. Ad esempio se un pensionato prende un assegno di 1.700 euro, sulla somma di 1.428 euro scatterà la rivalutazione al 100%, sulla parte eccedente scatterà quella al 45%.

NOTA DELL'INPS - «In relazione alla norma sulla rivalutazione delle pensioni contenuta nella manovra - si legge in una nota dell'Inps - si precisa quanto segue: la rivalutazione automatica delle pensioni è stata variamente modulata negli anni. Nel 1995 addirittura il Governo Dini realizzò il blocco generalizzato per tutte le pensioni, anche per le più basse. Il Governo Prodi bloccò interamente la rivalutazione delle pensioni oltre cinque volte il minimo. La manovra ha adottato un meccanismo di rivalutazione a fasce per cui tutte le pensioni sono oggetto di rivalutazione, anche se in misura progressivamente inversa rispetto all'entità della pensione. In questo modo le pensioni più basse, fino a tre volte il minimo, ovvero fino a un importo di 1428 euro mensili, sono rivalutate al 100 per cento. Le pensioni tra tre e cinque volte il minimo - nello scaglione tra 1428 e 2380 euro mensili - saranno rivalutate al cento per cento nella fascia fino a 1428 e al 45 per cento nella fascia fino a 2380. Le pensioni oltre cinque volte il minimo - ovvero superiori a 2380 euro mensili - saranno rivalutare al 100 per cento nella fascia fino a 1428 euro, al 45 per cento nella fascia da 1428 a 2380, e solo nella quota superiore a 2380 euro mensili non avranno rivalutazione».
«I pensionati con redditi pensionistici lordi tra 3 e 5 volte il minimo risultano essere 3,2 milioni, quelli con redditi pensionistici oltre 5 volte il minimo risultano essere 1,2 milioni, su un totale di circa 16 milioni di pensioni erogate», conclude la nota dell'Inps.