Export di grano: la Russia torna sui mercati esteri
Tuttavia, se fosse necessario, Mosca ha dichiarato che sarà pronta ad attuare nuove misure di restrizione dell’export
MOSCA - Riprenderanno le esportazioni russe di cereali verso i mercati internazionali: il primo luglio infatti sarà finalmente abolito il bando di divieto dell’export, varato l’estate scorsa a seguito della grave siccità che aveva colpito il Paese.
A fronte di un calo del raccolto a 61 milioni di tonnellate, rispetto ai 97 dell’anno precedente, era stato necessario bloccare le esportazioni di frumento, orzo, segale, mais e farina.
Ad annunciare la ricomparsa del grano russo nei mercati esteri è stato il primo ministro Vladimir Putin, assieme a Viktor Zubkov, delegato alle politiche agricole.
AUMENTANO LE SCORTE - La riapertura dell’esportazioni è stata dettata dal fatto che, da un lato, le imprese del sud agricolo stanno accumulando nuove scorte di cereali e, dall’altro, che le stime per l’anno 2011 prevedono una crescita della produzione pari a 85-90 milioni di tonnellate.
Tuttavia, se fosse necessario, Mosca ha dichiarato che sarà pronta ad attuare nuove misure di restrizione dell’export.
Al momento, la preoccupazione maggiore da parte del Governo è che non si crei una spirale di aumento dei prezzi nel mercato locale e, a questo riguardo, si impegnerà a vigilare affinché tutti gli agricoltori ricevano gli strumenti di supporto previsti per seminare il raccolto, come ad esempio l’erogazione di prestiti bancari.
Fonte: Interprofessional Network Spa
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