19 aprile 2024
Aggiornato 13:30
Rapporto 2011 della Corte dei conti sul coordinamento della finanza pubblica

Schifani: Nessuno sviluppo senza rigore

Il Presidente del Senato: «Non è più il tempo delle vie di fuga o delle scorciatoie»

ROMA - Lo sviluppo economico non può prescindere dal rigore nei conti pubblici: lo ha detto il presidente del Senato Renato Schifani, intervenendo a palazzo Giustiniani alla presentazione del rapporto 2011 della Corte dei conti sul coordinamento della finanza pubblica. «E' merito di tutte le Istituzioni che più direttamente sono coinvolte nelle decisioni di bilancio - ha affermato - essere riusciti a mantenere un livello di protezione dell'Italia dalla speculazione selvaggia, nonostante le difficoltà a tutti note che ancora gravano sulla spesa pubblica e i rischi ancora attuali di instabilità internazionale».

«NON E' PIÙ IL TEMPO DELLE SCORCIATOIE» - Secondo Schifani «il rapporto tra la decisione legislativa e il suo impatto finanziario è stato per molto, forse troppo tempo, ritenuto secondario rispetto alle scelte politiche. Oggi invece vi è piena consapevolezza che nessuno sviluppo è possibile e duraturo al di fuori della tenuta dei conti pubblici, della trasparenza e del rigore delle procedure amministrative, della gestione attenta e scrupolosa dell'apparato pubblico».
«Fine della recessione - ha ammonito la seconda carica dello Stato - non può significare fine di una amministrazione e gestione virtuosa del bilancio. Non è più il tempo delle vie di fuga o delle scorciatoie, ma è dovere di tutti adoperarsi per rispondere alle priorità di crescita e sviluppo della società, che non sono concessioni, ma rappresentano diritti costituzionalmente tutelati dei cittadini. Per questo resta prioritario colpire sprechi e abusi che nascondono le vere esigenze delle persone e delle famiglie, impedendo di aiutare quanti ne hanno davvero diritto».