30 luglio 2025
Aggiornato 22:00
Le previsioni del FMI

Per il petrolio periodo di «crescente scarsità» sul mercato

«Prematuro» dire che questo sarà un freno per la ripresa. Le attuali stime del Fmi ipotizzano che il prodotto interno lordo globale aumenti del 4,6%

NEW YORK - Il mercato petrolifero è «entrato in un periodo di crescente scarsità», anche a causa dell'elevato tasso di crescita previsto nei mercati emergenti, in particolare in Cina, e il non altrettanto veloce aumento dell'offerta. Questo rende «un ritorno all'abbondanza improbabile nel breve termine».

E' quanto si legge nei capitoli analitici del World Economic Outlook del Fondo Monetario Internazionale, in cui si spiega che un aumento «moderato e graduale» della scarsità di petrolio non dovrebbe mettere il freno alla crescita globale nel medio-lungo periodo «sebbene il trasferimento di ricchezza dai Paesi importatori agli esportatori di greggio potrebbe incrementare i flussi di capitali e gli squilibri delle partite correnti».

Secondo il Fmi, la scarsità di petrolio è «rafforzata dalla poca reattività della domanda e dell'offerta alle variazioni di prezzo», soprattutto nel breve e medio termine. Sarebbe tuttavia «prematuro» arrivare alla conclusione che la minore disponibilità «rappresenterà un significativo freno alla crescita economica». Allo stato attuale delle cose è comunque difficile fare previsioni sulle evoluzioni future e «sul cambiamento dei fattori che possono avere un impatto sulla scarsità di greggio».

Le attuali stime del Fmi ipotizzano che il prodotto interno lordo globale aumenti del 4,6% circa nel periodo 2011-2015, ma «l'entità della tensione sui mercati generata da tassi di crescita di questo genere dipenderà dall'elasticità della domanda di greggio rispetto al reddito». In generale, la scarsità di greggio «deve essere tenuta sotto stretto controllo, perché l'economia globale è ancora alle fasi iniziali di una nuova era di maturità delle maggiori economie produttrici di petrolio».