28 marzo 2024
Aggiornato 21:30
Impresa

Camera di commercio e ordine dei commercialisti di Verona: partnership sulla conciliazione

Oggi la firma della convenzione. La mediazione a Verona piace, in dieci anni sono state presentate allo sportello 1029 domande

VERONA - Conciliare è d'obbligo, per legge e per convenienza e i commercialisti collaborano con la Camera di Commercio di Verona per il servizio di mediazione. La firma della convenzione tra l'ente scaligero e Ordine dei commercialisti ed esperti contabili della provincia di Verona inaugura la prima settimana di obbligatorietà del servizio che la Camera di Commercio scaligera svolge dal 2001.
Settimana che si chiuderà con il convegno di venerdì 25 sulla «Riforma della mediazione civile e commerciale», riforma che interessa imprese, privati e professionisti. In questi anni, infatti, il servizio di conciliazione è stato utilizzato non solo per «mettere d'accordo» consumatori ed imprese, ma anche nei rapporti business to business.

«La conciliazione è un servizio più conosciuto e utilizzato dai privati cittadini, in prevalenza consumatori, ma aumentano sempre più le imprese che si rivolgono al mediatore - aggiunge il presidente della Camera di Commercio di Verona, Alessandro Bianchi - per la risoluzione di contenziosi tra aziende. Il servizio ha tempi e costi certi e contenuti. In 48 giorni il nostro servizio riesce a far sedere le parti ed a risolvere la controversia. Naturalmente se le parti accettano la procedura. Una causa civile mediamente dura 4 anni e sette mesi, tra primo e secondo grado. E' un servizio ideale per le Pmi che si trovano a dover fronteggiare mancati pagamenti, contestazioni sulle forniture, problemi relativi all'affitto di edifici o anche di rami d'azienda e tutti gli spiacevoli incidenti che accompagnano una congiuntura difficile».
Lo Sportello di conciliazione che si affida ad una settantina di professionisti accreditati, di cui 20 commercialisti, ha fino ad ora ricevuto 1029 domande da quando ha iniziato la propria attività, nel 2001. In dieci anni vi si sono rivolti 667 consumatori, 344 imprese e 18 persone «in lite» con altri privati.
«L'accordo è stato raggiunto nel 20% dei casi - commenta il Segretario Generale della Camera di Commercio di Verona, Cesare Veneri - grazie all'abilità dei conciliatori, ma anche alla preparazione e alla celerità del personale dello sportello: è dimostrato che la dilazione nel tempo ed i rinvii degli incontri tra le parti influiscono negativamente sul successo della mediazione. Oltretutto, i tempi concessi alla trattativa sono limitati, quattro mesi al massimo».
Lo scorso anno, grazie alla possibilità di presentazione e gestione on line con Concilia Clic, nel 2010 sono state presentate 265 domande di cui 89 relative alla richiesta di mediazione business to business.

«La mediazione è particolarmente utile per evitare contenzionsi - spiega il Presidente dell'ordine dei commercialisti e degli esperti contabili, Giovanni Alberti - che, spesso, sono dovute più alla mancanza di comprensione della situazione che non ad aspetti concreti. Come professionisti, impegnati da anni sul fronte della mediazione civile, riteniamo che le nostre competenze siano funzionali per ridurre liti e cause e quindi aderiamo con entusiasmo all'applicazione di questo istituto».
L'ordine dei commercialisti collaborerà al servizio di conciliazione dello Sportello di mediazione della Camera di Commercio di Verona dato che «la Camera di Commercio è operativa da un decennio e senza dubbio è il punto di riferimento per la conciliazione qui a Verona. Sono numerosi i colleghi iscritti all'Albo dei Mediatori e ancor più quelli che si stanno formando per divenire mediatori, una collaborazione stretta con l'ente è la logica conseguenza delle reciproche qualificazioni».
Il ricorso alla mediazione è divenuto obbligatorio per materia per le quali il tasso di litigiosità è molto alto: locazione (sfratto escluso), patti di famiglia e successioni (cioè eredità), divisioni e comodati, contratti assicurati, bancari, finanziari. Ancora, è obbligatorio «conciliare» nei casi di diffamazione, responsabilità civile nell'assistenza sanitaria, nei rapporti di subfornitura e per controversie con compagnie delle telecomunicazioni.
«Il servizio di mediazione si è sviluppato sull'onda dello sviluppo delle telecomunicazioni - prosegue Bianchi- buona parte delle controversie degli scorsi anni erano relative alla «bolletta del telefono cellulare», - ora ampliandosi il raggio d'azione aumenta il ricorso allo sportello anche per materie più delicate e valore della controversia decisamente più importante, segno che il servizio funziona e quindi piace».
Il valore medio di una controversia tra imprese e privati a Verona è stato di di 1618 euro, contro i 5.795 delle media degli sportelli veneti. Tra imprese, invece, le cifre «in discussione» sono molto più sostanziose a Verona: 59.823 euro contro i 27.886 della media regionale (dati Unioncamere al 30 settembre 2010).