19 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Nucleare

I Verdi chiedono le dimissioni della Prestigiacomo: irresponsabile

Bonelli: «L'Italia è l'unico paese a non fermare questa follia. Mai smentito l'elenco dei nuovi siti»

ROMA - I Verdi tornano a rendere noti i siti delle nuove centrali nucleari italiani resi pubblici mesi fa «e mai smentiti» e chiedono le dimissioni del ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, denunciando «l'isolamento» del Governo italiano dopo lo stop della Germania al rilancio del nucleare.

Dichiarazioni irresponsabili - «Il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo a questo punto deve dimettersi. Le sue dichiarazioni sul nucleare sono dichiarazioni irresponsabili e sono state superate - ha denunciato il presidente dei Verdi Angelo Bonelli - persino dalle decisioni di Governi europei conservatori. La Germania ha deciso di fermare alcune centrali. La Svizzera ha fermato il programma per l'ammodernamento delle centrali e avviato verifiche sulla sicurezza. In questo quadro il ministro dell'Ambiente italiano non ha di meglio da dire che bisogna continuare con la costruzione delle centrali?.
L'unica cosa responsabile che il governo italiano può fare è fermare questa follia atomica che è un'ipoteca sul futuro dell'Italia. Il governo, che ancora oggi con i suoi ministri e discutibili personaggi in conflitto d'interessi con la costruzione delle centrali parla di sicurezza, ha deciso di andare avanti con il programma atomico in un territorio, quello italiano, in gran parte sismico e dove ci sono oltre 500 mila frane».

La lista dei siti - «Invece di fare generiche e irreali dichiarazioni sulla prosecuzione del programma nucleare la Prestigiacomo dica dove vogliono costruire le centrali atomiche. Noi Verdi, con un'operazione di verità, - ha ricordato il leader del Sole che ride- abbiamo reso noto da mesi l'elenco dei possibili siti, che è nella cassaforte del governo e che fino ad oggi non è stato mai smentito e che oggi ribadiamo: Monfalcone (Friuli Venezia Giulia), Chioggia (Venezia), Caorso (Emilia Romagna), Fossano e Trino (Piemonte), Scarlino (Toscana), San Benedetto del Tronto (Marche), Montalto di Castro e Latina (Lazio), Termoli (Molise), Mola di Bari (Puglia) o sito tra Nardò e Manduria, Scanzano Ionico (Basilicata), Oristano(Sardegna), Palma di Montechiaro (Sicilia)».