31 luglio 2025
Aggiornato 04:00
Ristorazione

McDonald’s invita a visitare le proprie cucine

Dal 15 marzo, in occasione della Giornata Europea dei Diritti del Consumatore, e per tutto l’anno, McDonald’s Italia apre le cucine dei suoi ristoranti

MILANO – Dal 15 marzo, Giornata Europea dei Diritti del Consumatore, e per tutto l’anno, McDonald’s invita con «Operazione Cucine Aperte» i propri clienti, i curiosi e tutti coloro che vogliono saperne di più su McDonald’s a visitare le cucine dei suoi ristoranti. Un’iniziativa nata per far conoscere di persona la qualità McDonald’s e mostrare il «dietro le quinte» della sua «Cucina».

«Il miglior modo per conoscere una realtà è farlo attraverso i propri occhi. Partendo da questo principio proponiamo il progetto «Operazione Cucine Aperte», ovvero offriamo a tutti, a partire naturalmente dai nostri clienti, l'opportunità di vedere il «dietro le quinte» del nostro lavoro: di conoscere quindi gli standard di sicurezza alimentare che si applicano, la qualità delle nostre materie prime, la cura e il rigore con cui si preparano i prodotti, l'efficienza e la passione con cui si lavora. – Dichiara Roberto Masi, amministratore delegato di McDonald’s Italia – Grazie a un progetto che si sviluppa su tutto il territorio nazionale, in qualsiasi parte d'Italia è possibile conoscere «dall'interno» i nostri ristoranti e verificare in prima persona gli elevati standard McDonald’s. Informarsi su ciò che si acquista, in particolare ciò che si mangia, dovrebbe essere un diritto di tutti i consumatori, ecco perché inauguriamo questo progetto in occasione della Giornata Europea dei diritti del Consumatore, il 15 marzo».

«McDonald’s Italia ha organizzato con «Operazione Cucine Aperte» un’iniziativa non solo divertente e piacevole, – dichiara Lara Comi, Vice Presidente della Commissione Europea per il mercato interno e la protezione dei consumatori – ma anche molto importante per la consapevolezza dei consumatori. Queste «cucine aperte» sono un gesto coraggioso e per nulla scontato: dovrebbero farlo anche i grandi chef almeno un paio di volte l’anno. Che l’iniziativa sia partita, poi, da un’azienda multinazionale che ha adottato il «made in Italy» per quando riguarda la carne presente nei suoi prodotti, può solo farmi piacere e aiutarmi nel mio impegno per la protezione - ma anche per la consapevolezza - dei consumatori. Quest’ultima, infatti, non si può disgiungere dalla qualità di qualsiasi «made in» degno di questo nome, nel tessile come nell’alimentare. Credo anzi che i due aspetti si sostengano a vicenda. Visitare la cucina dove vengono preparati i cibi che poi si consumano ai tavoli, non limitarsi a mangiare al «buio» quello che ci viene consegnato, prendere confidenza con le condizioni persino dei lavoratori McDonald’s che ci confezionano il nostro hamburger: tutto ciò non è una mera «verifica» che tutto sia pulito e in regola, ma è l’inizio di un rapporto diverso tra produttore e consumatore».

Qualità e sicurezza alimentare sono temi al centro dell’attenzione e delle preoccupazioni di autorità, associazioni, media e soprattutto consumatori. In particolare è crescente la richiesta di garanzie sulla tracciabilità degli alimenti, la qualità delle materie prime e la sicurezza nei processi di trasformazione e lavorazione. A queste esigenze McDonald’s risponde con l’adozione di regole e procedure consolidate, che vengono rispettate lungo tutta la filiera alimentare: dalla selezione delle materie prime fino ai prodotti serviti nei ristoranti. Per chi volesse inoltre saperne di più su McDonald’s, da poche settimane è stato inaugurato il nuovo portale www.persapernedipiu.info creato per sapere tutto su McDonald’s: sulla qualità e l’origine degli ingredienti utilizzati nei ristoranti, sui fornitori, sugli impegni ambientali o la politica lavorativa. Il portale vuole essere anche uno strumento concreto per contribuire a sfatare i pregiudizi e i luoghi comuni sulla marca.