28 marzo 2024
Aggiornato 21:00
CECE, L’Associazione del settore svela i dati di mercato

L’industria europea delle macchine da cantiere torna a crescere

Eì quanto emerge dai dati diffusi oggi nel corso del 28esimo Samoter di Verona. Italia: 2010 stagnante, previsto un + 1-2% quest'anno

VERONA - L'industria europea delle macchine da cantiere torna a crescere e si avvia verso la normalità, anche se con una situazione in chiaroscuro. E’ quanto emerge dai dati del Committee for European Construction Equipment, diffusi oggi nel corso del 28esimo Samoter di Verona, il Salone Internazionale Triennale delle Macchine Movimento Terra, da Cantiere e per l’Edilizia (www.samoter.com) in programma a Veronafiere fino al 6 marzo (900 espositori da 37 Paesi su 100.000mq; 50 delegazioni estere presenti).
La ripresa, infatti, è realtà in alcuni paesi, Germania, Francia e Gran Bretagna ad esempio, mentre altri, come l'Italia mostrano un mercato stagnante, o ancora in perdita come accade in Spagna.
«Il turnover del 2010 è cresciuto del 18% - spiega da Samoter il vicepresidente del Cece (l'associazione europea dei costruttori) Johann Sailer – attorno ai 22 miliardi di euro e le prospettive per quest'anno sono di un ulteriore aumento dell'11%. Non compensiamo le perdite accumulate dall'inizio della crisi economica mondiale, nel 2008, ritorniamo solo ai livelli del 2005, ma questo è senza subbio un segnale positivo».

Se analizziamo la crescita per paese, oltre a Germania, Francia e Gran Bretagna paese che ha visto crescere il fatturato del settore addirittura del 57%, ( ma ovviamente partendo da un livello più basso della media) anche la Finlandia ha segnato buone performance. In difficoltà soprattutto la Spagna, che continua a perdere il 19%. L'Italia è in difficoltà e il Cece stima che l'aumento del fatturato per il 2011 possa essere valutato tra l'1 e il 2%.
Se si prende in considerazione, invece, il valore dei principali mercati nazionali nel 2010 la Gran Bretagna ha segnato una crescita del 44%, seguita dalla Francia con il 22% e dalla Germania con il 17%. Perdono la Spagna, addirittura -31% e l'Italia con un -10%. E le prospettive per il 2011 sono di una crescita attorno all' 1-2 % con l'eccezione del mercato tedesco che salirà del 10%.

Significativo anche il «sentiment» delle imprese, rilevato dall'associazione: in molti mercati europei la percentuale degli imprese che si aspettano per l'immediato futuro vendite stabili o in calo è ancora alto ( il 62% in Italia, il 76% in Spagna ma anche in Gran Bretagna la percentuale rimane al 54%) però il «Barometro», la rilevazione mensile del Cece sulla dinamica del settore, per la prima volta da due anni a questa parte evidenzia una maggioranza di opinioni positive.
Il Cece sottolinea anche come solo il governo italiano abbia varato dei sostegni al settore e ha annunciato di aver avviato un confronto con la Commissione Europea per ottenere una maggiore flessibilità nella applicazione della direttiva emissioni. «Abbiamo chiesto che si tenga conto di una cosa evidente a tutti- spiega Gianni Duri- e cioè che la quota del 20% di macchine non conformi alla Tier 4A che le imprese possono immettere sul mercato per smaltire i magazzini è stata stabilita prima della crisi quando i volumi del mercato erano il doppio di quelli attuali. Quindi o aumentiamo il tempo di validità di questa agevolazione o aumentiamo la percentuale. Ma bisogna deciderlo subito entro le prossime settimane».