Tremonti: Manca accordo su indicatori, il problema è sui cambi
Il Ministro dell'Economia: «Su tutto il resto c'è consenso, anche sul debito privato»
PARIGI - Sulla definizione degli indicatori di performance economica per misurare gli squilibri delle varie economie del mondo non c'è ancora l'accordo e il problema è che alcuni paesi «non vogliono la parola cambi». Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, intervistato dalle tv a margine del G20 finanziario a Parigi. Tra i Paesi che non sono ancora favorevoli il ministro ha citato la Cina e il Brasile.
«La discussione sugli indicatori è un treno che ha dietro di fatto tanti vagoni, anche il debito, ma anche i cambi e la bilancia dei pagamenti, su questo la posizione dei paesi della Cina, del Brasile e altri paesi è finora negativa. C'è un consenso su tutto, anche sul fatto che conta come debito pubblico anche il debito privato, ma non c'è ancora il consenso di tutti perchè alcuni paesi non vogliono la parola cambi».
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