Accordo latte lombardo: una buona base (+ 20% sul 2010)
Zani: «Ovviamente, per il latte destinato a formaggi grana, i produttori hanno diritto ad un prezzo maggiore, in linea con il valore dei formaggi»
MANTOVA - «Un’intesa a difesa degli allevatori e delle loro aziende». Questa la valutazione della Coldiretti sul recente accordo lombardo sul prezzo del latte stipulato con Italatte, azienda leader in Italia per i formaggi freschi. «Viene stabilita una base economica di partenza – afferma il presidente della Coldiretti virgiliana, Gianluigi Zani – permettendo così di programmare l’attività lungo un periodo di alcuni mesi».
L’accordo fissa il prezzo minimo a 39 cent/litro da gennaio per arrivare a 40,2 ad ottobre, con un aumento del 20 per cento sullo stesso periodo del 2010. «E’ un prezzo ben diverso da quelli, penalizzanti e svilenti, che sono stati imposti ai produttori nel recente passato – fa notare la Coldiretti lombarda – con il vantaggio di un accordo a più lungo termine rispetto a quelli trimestrali, cosa che darà maggior tranquillità alle imprese e possibilità di programmare meglio le loro attività».
«Per la realtà mantovana – fa notare Zani – il valore di riferimento va adeguato tenendo conto che il nostro latte in larga parte è destinato a formaggi grana il cui andamento di mercato è buono; quindi va riconosciuto anche agli allevatori un valore più elevato. Mi auguro inoltre – conclude il presidente della Coldiretti mantovana - che questo accordo inverta la tendenza negativa di questi ultimi tempi, aprendo le porte ad una nuova stagione in cui la qualità e la sicurezza del nostro latte possano essere riconosciute e adeguatamente remunerate».