27 agosto 2025
Aggiornato 08:30
Le proposte del ministro per affrontare il debito pubblico

Brunetta: La patrimoniale è un errore, ci vuole la crescita

«Agire sulla ricchezza avrebbe un immediato effetto depressivo sul sistema»

ROMA - «Per crescere servono riforme, non la patrimoniale». Questo il titolo dell'intervento del ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta pubblicato dal Sole 24 Ore.
«L'intervento sul livello dello stock del debito è l'obiettivo specifico da perseguire immediatamente», si chiede il ministro che afferma: «credo di no. Penso che il 'partito della patrimoniale', ovvero di coloro che auspicano un intervento di riduzione dello stock del debito tra i 400 e 600 miliardi attraverso un prelievo concentrato sulla ricchezza privata, sia in errore».

IL PROBLEMA E’ COME REALIZZARE LA CRESCITA - Secondo Brunetta, «l'obiettivo immediato deve essere la crescita perché riguarda il benessere dei cittadini e garantisce la sostenibilità, intervenendo sulla dinamica del debito. L'errore (di chi chiede la Patrimoniale ndr) risiede nell'ignorare l'effetto depressivo immediato sulla crescita, oltre quello sistemico, connesso sia all'introduzione di un elemento di rischio nel detenere ricchezza in Italia, sia all'affermare un sistema fiscale non pro-crescita. Il problema immediato - sottolinea - non è quindi lo stock del debito, ma il controllo del disavanzo corrente e il tasso di crescita dell'economia. Come chiarito dall'ultimo Rapporto sulla Stabilita Finanziaria (Banca d'Italia), l'Italia è il paese più vicino al conseguimento della stabilizzazione del debito. Il punto debole è la crescita. Come conseguirla? Servono le politiche microeconomiche, fondate sulle riforme dei mercati e delle istituzioni oltre che sul potenziamento delle capacità di offerta».