27 agosto 2025
Aggiornato 18:00
Pubblico impiego

Con l'«era Brunetta» l'assenteismo diminuito del 35%

«Abbiamo avuto 70 mila dipendenti pubblici in più al lavoro. Ora tocca ai certificati on line»

ROMA - Le assenze nella pubblica amministrazione sono calate di oltre un terzo negli ultimi 30 mesi. Lo ha detto il ministro per la Funzione pubblica e l'innovazione, Renato Brunetta intervenendo a Canale 5 alla Telefonata di Maurizio Belpietro.
Rispondendo alla domanda se l'intensità della battaglia contro l'assenteismo nella pubblica amministrazione fosse diminuita, Brunetta ha risposto: «Non è assolutamente vero. Il monitoraggio mensile dice che siamo sui livelli dello scorso anno, cioè -35% nei primi 30 mesi dall«era Brunetta', chiamiamola così con un po' d'ironia. È un dato acquisito ecco perché è passato in sordina, non fa più notizia. Il dato indica che sono andati a lavorare 70mila dipendenti pubblici in più su base annua».

CON I CERTIFICATI ON LINE UN RISPARMIO DI 200 MILIONI DI EURO - I certificati medici on line faranno risparmiare ai cittadini 200 milioni di euro di mancate raccomandate e la protesta dei medici rientrerà. ha annunciato il ministro.
«I certificati on line - ha affermato - riguardano 18 milioni di lavoratori dipendenti pubblici e privati che non dovranno più spedire le due raccomandate come nel passato. Si spenderanno 200 milioni di euro in meno. Il certificato lo compila il medico che lo manda all'Inps per via elettronica. Per loro solo una fatichetta in più». E a conferma che la cosa non sia di difficile attuazione, ha aggiunto il ministro, «ieri, ultimo giorno senza sanzioni, i medici hanno spedito 105mila certificati on line, praticamente il 100% del cartaceo dello stesso periodo dell'anno precedente».

SANZIONI SOLO AI MEDICI CHE REMANO CONTRO - Quanto alla protesta annunciata dai medici, Brunetta ha sottolineato: «i medici hanno collaborato, temono le sanzioni ma queste ci sono solo se il medico si rifiuta di fare il certificato on line. Ma se c'è un piccolo blocco nella rete, tutte le norme prevedono che non ci sia nessuna sanzione, siamo persone serie. Se però un medico dice 'non mi piace, non lo voglio fare e non mi frega niente di 18 milioni di italiani e di Brunetta', allora ci sarà una sanzione e cambia mestiere. Un risparmio di 200 milioni di euro è un grande vantaggio per tutti e anche per i medici. Sono soddisfatto - ha concluso - e le proteste rientreranno, anche questa è la modernizzazione del Paese».