La crisi finanziaria del 2008 era «evitabile»

NEW YORK - La crisi finanziaria del 2008 era «evitabile» ed è stata causata da leggi inefficaci, cattiva amministrazione societaria e inutili operazioni di rischio da parte di Wall Street. E' quanto denuncia la Commissione Usa di inchiesta sulla crisi finanziaria nel rapporto che verrà reso noto domani, anticipato oggi dal New York Times.

RAPPORTO - «La tragedia più grande sarebbe accettare il ritornello che nessuno avrebbe potuto prevederla e che quindi nulla poteva essere fatto - si legge nelle conclusioni del rapporto di 576 pagine - se accettiamo questo, accadrà di nuovo». Se la Commissione accusa diverse istituzioni finanziarie di avidità e incapacità, le «conclusioni più gravi riguardano il fallimento del governo, con implicazioni imbarazzanti per entrambi i partiti», sottolinea il Nyt. Il rapporto è stato sostenuto dai sei democratici della Commissione, mentre i quattro membri repubblicani hanno preparato un loro intervento di dissenso.
«La crisi è stato il risultato di azione e inazione dell'essere umano, non di madre Natura nè di qualche sistema informatico impazzito - si legge ancora nel rapporto - i capitani della finanza e gli amministratori pubblici del nostro sistema finanziario hanno ignorato i segnali di avvertimento e non sono riusciti a mettere in discussione, comprendere e gestire le situazioni di rischio in evoluzione nell'ambito di un sistema essenziale per il benessere del popolo americano. Il loro è stato un grosso fiasco, non un passo falso».