Vino&Vitae: Tendenze, abitudini, gusti dei consumatori
Si torna a ragionare sul vino dalla A alla Z, dall’impianto del vigneto alle nuove possibilità del mercato
ROMA - In questi ultimi anni le situazioni e la realtà vitivinicola piemontese è mutata radicalmente; sono cambiati i gusti e le abitudini dei consumatori, sono cambiate le modalità, le tendenze, le occasioni di consumare il vino; si sono modificate gradualmente e inesorabilmente le circostanze e i luoghi in cui si acquista vino; i consumi si sono ridotti sensibilmente, scendendo sotto ai 40 litri annui pro-capite. La burocrazia è sempre più opprimente, i mercati sempre più difficili e competitivi.
L’avvento dell’etilometro ha contribuito a rendere ancora più incerta e problematica una situazione già strutturalmente complessa.
In questo contesto Coldiretti Piemonte con l’iniziativa «Vino&Vitae» torna a ragionare sul vino dalla A alla Z, dall’impianto del vigneto alle nuove possibilità del mercato. Dopo l’incontro di Torino «Bevi e controllati» del dicembre scorso, mercoledì 26 gennaio a San Damiano d’Asti si affronterà il tema «Tendenze, abitudini, gusti dei consumatori».
«Si tratta – sottolinea il presidente regionale Coldiretti, Paolo Rovellotti – di un’ulteriore tappa di una strategia che vuole affrontare questo momento particolarmente complicato dell’enologia piemontese.» Aggiunge Bruno Rivarossa direttore di Coldiretti Piemonte «anche per il vino, come per tutti gli altri settori produttivi, il progetto Coldiretti di «Una filiera agricola tutta italiana» parte dal presupposto di dare al Made in Italy, e dunque al Made in Piemonte, la massima rintracciabilità per proporre al mercato soli prodotti firmati dai produttori. Praticamente una controffensiva al falso Made in Italy e ai prodotti taroccati».
Nel corso dell’incontro «Vino&Vitae» di San Damiano Coldiretti presenterà infatti la nuova attività del Centro Studi Vini del Piemonte: «Per valorizzare le Doc piemontesi – sottolinea Maurizio Soave, delegato settore vitivinicolo Coldiretti Piemonte – occorre sviluppare una strategia di valorizzazione della qualità e di visibilità sui mercati. Il Centro studi, attraverso un laboratorio di analisi dei vini all’avanguardia, raccoglierà i dati tecnici dei prodotti, li elaborerà e suggerirà le opportune strategie».
All’incontro di San Damiano d’Asti, con inizio alle ore 10 presso il salone consiliare del Comune, con il presidente Paolo Rovellotti e Maurizio Soave, interverrà l’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte, Claudio Sacchetto, per illustrare l’impegno dell’Ente per il rilancio del settore vino. Completeranno gli interventi, coordinati da Michelangelo Pellegrino responsabile dell’Ufficio Stampa Coldiretti Piemonte, Secondo Rabbione, responsabile del neonato Centro Studi Vini del Piemonte, Aldo Brustolon, responsabile laboratorio analisi terreni e Angelo Giordano, presidente del Consorzio Agrario delle province del Nord Ovest.
Dopo il dibattito sarà possibile visitare la sede del Centro Studi Vini del Piemonte con il moderno laboratorio di analisi, ubicata proprio a San Damiano d’Asti, in corso Roma 53/b.
Un nuovo strumento per l’economia del vino
Il Centro Studi Vini del Piemonte persegue, in particolare, i seguenti obiettivi:
- realizzare un servizio di analisi e di consulenza professionale e tempestivo;
- avviare un percorso di studio e caratterizzazione dei vini piemontesi, in collaborazione con gli enti preposti alla ricerca ed alla sperimentazione;
- creare i presupposti per costruire un «progetto economico vino», attraverso strategie condivise.