28 marzo 2024
Aggiornato 20:30
Sicurezza alimentare

Altroconsumo: tonno troppo rosso? Meglio non mangiarlo

«Il problema della presenza in Italia di pesce al monossido esiste. A dimostrarlo le continue segnalazioni effettuate dall'Italia»

ROMA - Attratti da un trancio di tonno bello rosso, che sembra fresco? Attenzione, perché potrebbe essere tonno trattato con monossido di carbonio. Quest'ultimo agisce come batteriostatico, inibisce cioè in parte la crescita dei microrganismi responsabili del deterioramento del pesce, ed esalta il colore mantenendo un rosso vivo. Il tonno sembra fresco, ma fresco non è. Il monito viene da Altroconsumo, che sottolinea come, nonostante il trattamento sia vietato in Europa, «il problema della presenza in Italia di pesce al monossido esiste. A dimostrarlo le continue segnalazioni effettuate dall'Italia (e non solo) nell'ambito del Sistema di Allerta Rapido Europeo anche nel corso del 2010: si tratta di tonno e pesce spada provenienti prevalentemente dal Vietnam e dal bacino asiatico».

Ammonisce Altroconsumo: «Un trancio di tonno trattato con monossido può apparire fresco, ma non esserlo affatto. Al contrario potrebbe essere contaminato da una quantità elevata di microrganismi pericolosi per l'uomo, che ne rendono rischioso soprattutto il consumo a crudo o contenere quantità eccessive di istamina, una sostanza che può causare reazioni simili a quelle allergiche (eruzioni cutanee, prurito, mal di testa...) fino ad arrivare a esiti anche fatali, nel caso di soggetti particolarmente sensibili». Bisogna dunque osservare bene il colore del tonno come pure quello del pesce spada: se sono troppo rossi, se le venature sono troppo accese, non consumarlo.