19 aprile 2024
Aggiornato 20:00
Referendum Mirafiori

Camusso: comunque vada la Fiom resterà in fabbrica

La leader della CGIL: «E' una grande organizzazione, non viene cancellata così. Berlusconi fa spettacolo, abdica al suo mestiere»

MILANO - Qualunque sia l'esito del referendum tra i lavoratori sull'accordo per la Fiat di Mirafiori, la Fiom - Cgil tornerà in fabbrica. E' quanto ha affermato oggi il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, a margine di un convegno a Milano sull'economia cooperativa. «Fiom è una grande organizzazione con migliaia di iscritti, non è che viene cancellata così», ha detto a chi domandava se quella di oggi potrebbe essere l'ultima assemblea della Fiom dei suoi 110 anni di storia.
«Evitiamo di attribuire all'amministratore delegato della Fiat - ha aggiunto - il potere di cambiare la storia e le tradizioni del nostro Paese. Comunque vadano le cose nella fabbrica ci torneremo».

Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi «fa spettacolo» riguardo alla vicenda Fiat e «ha da tempo abdicato al suo mestiere». Questo il giudizio del leader della Cgil, Susanna Camusso, dopo che ieri Berlusconi ha dichiarato che Marchionne farebbe bene a portare altrove la produzione di Mirafiori qualora vincesse il «No» al referendum tra i lavoratori. Parole che Camusso ha detto oggi di non aspettarsi.
«Non me l'aspettavo perché in un Paese normale un governo, di fronte a un'impresa che vuol fare investimenti avrebbe fatto tutto diverso: avrebbe chiamato l'impresa, verificato gli investimenti. Non avendo fatto tutto ciò, invece si fa spettacolo», ha affermato Camusso a margine di un convegno a Milano sull'economia cooperativa.
«Se si guarda la coreografia - ha proseguito il leader della Cgil - lo spettacolo lo fa il presidente del Consiglio e lo fa al fianco della presidente di quel Paese che ha detto no a Fiat perché non dava abbastanza garanzie».
Alla domanda, infine, se ritenga che davvero Fiat chiuderà lo stabilimento di Mirafiori nel caso in cui dovessero vincere i «No» al referendum, Camusso ha replicato: «E' una domanda che farei al presidente del Consiglio, che da tempo ha abdicato al suo mestiere».