14 settembre 2024
Aggiornato 05:30
Sindacato

Cremaschi: con la Cgil siamo al dunque, no a firma tecnica

Il presidente del comitato centrale della Fiom: «La Camusso non si illuda. Marchionne non sarà l'eccezione, ma la regola»

ROMA - Con la Cgil «siamo arrivati al dunque, alla sostanza delle questioni». Lo dice il presidente del comitato centrale della Fiom, Giorgio Cremaschi, alla vigilia dell'incontro tra le segreterie della confederazione e della categoria in programma domani alle 13 in corso d'Italia.
Cremaschi ribadisce la linea del segretario generale dei metalmeccanici della Cgil, Maurizio Landini: no alla firma tecnica sull'accordo separato per lo stabilimento Fiat di Mirafiori, così come invece ipotizzato dal leader della confederazione Susanna Camusso. Su questo punto, domani non ci saranno novità.
«La firma tecnica non esiste - spiega Cremaschi - è sicuro che la Fiom lo ribadirà alla segretaria della Cgil. Peraltro se si legge bene il testo dell'accordo per Mirafiori si capisce che tecnicamente non è praticabile. Penso che la Fiom possa tutelare meglio i lavoratori se resta fuori da quell'intesa».

Cremaschi sottolinea che con la Cgil non ci sono tensioni. «Il problema - aggiunge - è che la confederazione deve decidere se la battaglia per la democrazia va o meno sostenuta. Punto e basta. Se non è così, allora lo dica ai lavoratori. Marchionne ha portato un attacco ai diritti. Camusso continua a illudersi che Mirafiori sia l'eccezione e non la regola. Purtroppo, temo che il mondo delle imprese seguirà il percorso tracciato da Marchionne».