Eurozona in ripresa «moderata», ma ora servono le riforme
Secondo l'Ocse bisogna agire su regole bilanci, finanza, lavoro e beni per dare stabilità al sistema
PARIGI - Eurolandia si conferma orientata a una ripresa economica «moderata», secondo l'Ocse, che prevede tassi di crescita del Pil tra l'1',5 e il 2 per cento nella regione sui prossimo due anni. Ma questo mentre la situazione resta sottoposta a «rischi», dopo che a seguito della recessione globale l'Unione valutaria ha anche subito una crisi sui titoli di Stato di alcuni paesi. Al tempo stesso l'insorgere di «ampi squilibri economici, di bilancio e finanziari» tra Stati della regione «richiede una agenda di riforme orientata al futuro», afferma l'ente parigino con uno studio pubblicato oggi.
RIFORME - Secondo l'Ocse, per rimettere l'eurozona su un percorso di crescita più forte bisogna innanzitutto «migliorare la disciplina di bilancio» tramite riforme alle regole comunitarie sui conti pubblici, e creando «consigli nazionali» responsabili di questo settore. Va inoltre «aggiornata la normativa sul settore finanziario», prosegue lo studio, e bisogna anche procedere a «ampie riforme sui mercati di lavoro e produzione di beni, volte a rafforzare la crescita e la competitività». Nell'attuale clima di incertezza che permane sui bond statali dell'area, «attuare queste riforme contribuirebbe a ripristinare la stabilità», conclude l'Ocse.
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