24 aprile 2024
Aggiornato 14:30
Sangalli: «Nessun crollo»

Confcommercio: le famiglie a Natale spenderanno 1.337 euro

In aumento le tredicesime 33,6 miliardi, +1,2% rispetto al 2009. Gli italiani rivolgeranno i loro acquisti in particolare verso i beni alimentari e i beni tecnologici

ROMA - Anche il Natale 2010 sarà all'insegna del risparmio per le famiglie italiane che spenderanno, in media, l'1,2% in meno rispetto allo scorso anno: 1.337 euro contro 1.354 del 2009. In pratica 17 euro in meno rispetto a Natale di un anno fa. È quanto rilevato da uno studio di Confcommercio su dati Istat ed Eurostat «La congiuntura economica in prossimità del Natale: aspettando la ripresa dei consumi».
Il calo dei consumi natalizi provenienti dalle tredicesime e degli accantonamenti da parte delle categorie che non godono, invece, delle tredicesime mensilità, spiega Confcommercio, risulta al netto dell'inflazione e al netto dell'incremento numerico dei nuclei familiari, 180mila in più rispetto all'anno scorso. Sono in aumento, invece, la massa complessiva delle tredicesime che saranno destinate alle spese di Natale: 33,6 miliardi, +1,2% rispetto al 2009. 1,3 miliardi verranno spesi presso la rete distributiva dei negozi e dei punti vendita, 22,3 miliardi confluiranno invece verso le altre spese (carburanti, mobilità, bollette, vacanze). Gli italiani, secondo Confcommercio, rivolgeranno i loro acquisti in particolare verso i beni alimentari e i beni tecnologici.

SANGALLI - Sarà un Natale che «soffrirà le difficoltà economiche del nostro paese. Però non sarà un Natale freddo per i consumi». Così Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, ha commentato i dati relativi ai consumi degli italiani per Natale 2010 elaborati dal Centro studi di Confcommercio. «I consumi - ha proseguito - sono moderatamente in crescita. Gli italiani rivolgeranno i loro acquisti soprattutto verso i beni alimentari e i beni tecnologici».
Infine, per consolidare la propensione ai consumi delle famiglie, Sangalli chiede al governo di mettere al centro della propria agenda la riforma fiscale. «Puntiamo sulla riforma fiscale - ha concluso il presidente - che ha due obiettivi: la semplificazione e la riduzione della pressione fiscale. Ci auguriamo quanto prima che vengano recuperate le condizioni di certezza del quadro politico».