31 luglio 2025
Aggiornato 03:30
Scalata fallita

Alitalia, chiesto il processo per Baldassarre

Sollecitata l'archiviazione per Giancarlo Elia Valori. Le accuse contenute nell'imputazione per ex presidente Consulta

ROMA - La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio dell'ex presidente della Corte Costituzionale e della Rai, Antonio Baldassarre, per l'inchiesta su Alitalia. L'accusa contestata è quella di aggiotaggio. Secondo gli atti d'accusa formulati dai pubblici ministeri, sulla base anche delle rilevazioni della Consob, le dichiarazioni di Baldassarre, come rappresentante di una cordata che avrebbe dovuto acquisire il controllo dell'azienda, fecero di fatto saltare la vendita della compagnia di bandiera ad Air France, sotto il governo di Romano Prodi.

Gli inquirenti, coordinati dall'aggiunto Nello Rossi, hanno anche sollecitato l'archiviazione delle accuse contestate a Giancarlo Elia Valori e agli altri indagati minori che seguirono la finanziaria Sviluppo Mediterraneo. La cosiddetta 'cordata Baldassarre' spuntò nell'agosto 2007 e di fatto fallì nel dicembre dello stesso anno.

A Baldassarre, in particolare, è attribuita la violazione dell'articolo 185 del decreto legislativo 58/98 perché «creando - mediante varie convergenti operazioni - la falsa apparenza dell'esistenza di un gruppo di soggetti investitori (cosiddetta cordata Baldassarre) effettivamente interessati all'acquisto delle azioni di Alitalia Spa in mano al ministero dell'economia ed in grado (per disponibilità finanziarie e competenze gestionali) di portare a termine tale operazione, poneva in essere artifici e generava e diffondeva notizie false concretamente idonee a provocare una sensibile alterazione dei valori del titolo Alitalia spa quotato sui mercati finanziari».

In particolare a Baldassarre è contestato di aver presentato «il 6 dicembre 2007 - nell'ambito della procedura finalizzata all'acquisizione della quota delle azioni della Spa Alitalia, detenute dal ministro dell'economia - un'offerta, in competizione con le società Air France ed Airone, producendo 'a garanzia della serietà' della offerta stessa due documenti falsi».