2 ottobre 2025
Aggiornato 10:00
Prezzi

Coldiretti: prezzo del grano dimezzato rispetto a record

La Fao che ha evidenziato come nel 2010 il costo totale delle importazioni alimentari a livello mondiale potrebbe superare la soglia dei mille miliardi di dollari

ROMA - Il grano viene pagato a prezzi che sono oggi dimezzati rispetto a quelli raggiunti con il record storico. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento alle analisi della Fao che ha evidenziato come nel 2010 il costo totale delle importazioni alimentari a livello mondiale potrebbe superare la soglia dei mille miliardi di dollari, un record che non si registrava dal 2008. Il grano al Chicago Board of Trade, punto di riferimento del commercio mondiale, è quotato 6,25 dollari per bushel (27,2 chili) la metà - sottolinea la Coldiretti - del massimo storico che è stato di circa 12,50 dollari per bushel nella primavera 2008. Una riduzione sostanziale si è verificata anche per il mais che - riferisce la Coldiretti - è oggi quotato circa 5,2 dollari per bushel mentre nel 2008 aveva raggiunto valori superiori ai 7,2 dollari per bushel.

Garantire la stabilità dei prezzi in un mercato a domanda rigida come quello alimentare è un obiettivo di interesse pubblico che - continua la Coldiretti - va sostenuto con l’introduzione di interventi di mercato innovativi come le assicurazioni sul reddito nell’ambito della riforma di mercato della politica agricola comune che la Commissione Europea si accinge a presentare.

L'andamento delle quotazioni dei prodotti agricoli - sottolinea la Coldiretti - è sempre più fortemente condizionato dai movimenti di capitale che si spostano con facilità dai mercati finanziari a quelli dei metalli preziosi come l’oro fino alle materie prime come grano, mais e soia. Speculazioni sul cibo che stanno «giocando» senza regole sui prezzi delle materie prime agricole dove hanno provocato una grande volatilità impedendo la programmazione e mettendo a rischio le coltivazioni e l’allevamento in molti Paesi.

L'emergenza alimentare - sostiene Coldiretti - non si risolve con i prezzi bassi all'origine per i produttori perche' questi non consentono all'agricoltura di sopravvivere e con la chiusura delle imprese destrutturano il sistema che non è piu' in grado di riprendersi anche in condizioni positive. Occorre investire nell'agricoltura delle diverse realtà del pianeta, dove servono prima di tutto politiche agricole regionali che sappiano potenziare le produzioni locali con la valorizzazione delle identità territoriali per sfuggire all'omologazione che deprime i prezzi e aumenta la dipendenza dall'estero. Alle agricolture di tutto il mondo - conclude Coldiretti - devono essere garantiti credito e investimenti adeguati se si vuole continuare a sfamare una popolazione che aumenta vertiginosamente, si devono applicare regole chiare per evitare che sul cibo si inneschino speculazioni vergognose, occorre garantire trasparenza e informazione ai consumatori.