29 aprile 2024
Aggiornato 20:30
I vertici mondiali

G20, l'India teme che il vertice di Seoul si trasformi in fiasco

Il Premier Singh al Financial Times: «Sono molto preoccupato per la situazione globale»

LONDRA - «Sono molto preoccupato per la situazione globale», ha dichiarato al Financial Times il primo ministro indiano Manmohan Singh, lanciando un appello affinché il prossimo appuntamento del G20 a Seoul, si traduca in un «meeting of minds», un momento di incontro di idee, e non si trasformi in un fiasco.
I timori di Singh sulla sfilacciata coesione all'interno del G20 non sono affatto isolati, spiega il quotidiano della City. Gli fa eco, da Londra, il governatore della Bank of England, Mervyn King, secondo il quale le tensioni sui tassi di cambio potrebbero degenerare in una fase di nuovo protezionismo commerciale e quindi «in un collasso disastroso delle economie di tutto il mondo».

Molti analisti confermano queste preoccupazioni, sottolineando come il G20, nato due anni fa per far fronte alla crisi del sistema finanziario mondiale, abbia perso coesione interna e rischi di trasformarsi, in occasione del vertice in Corea del Sud, in uno «scontro di interessi» e in uno «scontro di percezioni» tra i paesi debitori, Usa e Regno Unito in testa, e paesi creditori, come la Cina. «Non vi è accordo sulla diagnosi», commenta un analista «e abbiamo perso consenso su come affrontare la situazione. Questi sono i miei timori per il vertice di Seoul. Il G20 attraversa delle serie difficoltà».