Benzina, Codacons: gestori sbagliano
«Automobilisti utilizzati come ostaggi. Rischio aumento speculativo dei prezzi alla pompa»
ROMA - Fortemente critico il Codacons nei confronti dei gestori degli impianti di rifornimento carburanti, che hanno indetto uno sciopero di 3 giorni, dal 15 al 17 settembre.
«Queste forme di protesta sono sbagliate, perché danneggiano unicamente i cittadini – afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi – Indipendentemente dalle motivazioni dello sciopero, che possono anche risultare condivisibili, chiudere gli impianti ed impedire per 3 giorni di fare rifornimento equivale a prendere gli incolpevoli automobilisti come ostaggi, arrecando loro un evidente danno».
«Ma il rischio è anche un altro – prosegue Rienzi – Sono possibili infatti manovre speculative sui listini dei carburanti, poche ore prima della chiusura dei distributori e subito dopo la loro riapertura, con rialzi ingiustificati dei prezzi di benzina e gasolio, così da approfittare della necessità dei cittadini di fare il pieno alle autovetture».
Il Codacons annuncia quindi controlli su tutto il territorio, finalizzati a denunciare i gestori che cercheranno di fare i furbi sulla pelle dei consumatori, applicando rincari ingiustificati alla pompa.