La Fao esclude una nuova crisi alimentare
Nonostante il calo del grano russo, la produzione globale di cereali resta solida
ROMA - La Fao ribadisce le rassicurazioni sul quadro delle fornitore mondiali di grano: non si replicherà una crisi alimentare globale come quella del 2007-2008, ha affermato Hafez Ghanem, vice direttore generale su sviluppo economico e sociale, che tuttavia mette in guardia dalla crescente volatilità che potrebbe coinvolgere questi mercati nei prossimi anni. Questo richiama la necessità di misure, magari «sotto la leadership del G20», ha affermato con un intervento riportato sul sito internet dell'ente che ha sede a Roma. Bisogna discutere possibili interventi su regole, trasparenza dei mercati e livelli di scorte appropriati.
FONDAMENTALI SOLIDI - In ogni caso oggi «i fondamentali di mercato sono molto solidi, e ben diversi da quelli del 2007-2008», ha chiarito Ghanem. «Nonostante il calo produttivo in Russia, la produzione complessiva di cereali di quest'anno è la stata la terza più alta nelle serie storiche e le scorte sono consistenti. In questo quadro non riteniamo che siamo orientati verso una nuova crisi alimentare». Ma diversi fattori possono generare in futuro maggiore volatilità: il crescente peso dell'export dei paesi del Mar Nero, ha concluso l'esponente della Fao, l'atteso acuirsi dei fattori meteorologici negativi sui raccolti e la crescente importanza di attori non industriali nel mercato degli alimentari.
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