Foccillo, segretario confederale Uil, sui dati della BCE
ROMA - I dati forniti dall’Eurostat sul Pil e le dichiarazioni del numero uno della BCE, Trichet, testimoniano che la ripresa dell’economia europea, anche se ancora lenta ed incerta, si è avviata e continuerà. Quello che preoccupa è la previsione di un aumento dell’inflazione in Europa che rischia di ridurre ancora di più il potere di acquisto dei lavoratori, pensionati e cittadini e soprattutto il fatto che in Italia la ripresa è più bassa rispetto al resto dei paesi europei.
Proprio per questo è ancora più urgente, come da tempo la Uil sostiene, definire misure che favoriscano sviluppo e rilancino l’intera economia, attraverso piani concertati fra parti sociali e governo, oltre ad una ripresa dei consumi adeguando salari e pensioni con riduzioni del carico fiscale.
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