24 aprile 2024
Aggiornato 05:00
Il caso Melfi

Fiat, Bersani: mi sarei aspettato maggior dialogo

Il leader del PD: «L'Italia non si riduca ad un referendum pro o contro Marchionne». Romiti: «Il sindacato si può battere, non dividere»

TORINO - «Su Melfi c'è stata una sentenza, ancorché provvisoria, si è in attesa di un ulteriore pronunciamento, vogliamo andare avanti mesi con tre lavoratori che percepiscono lo stipendio senza poter lavorare?». Così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, all'inaugurazione della festa democratica a Torino, affronta il caso Fiat passeggiando tra gli stand.

DIALOGO - «No, non è possibile - commenta Bersani - mi sarei aspettato una parola da parte dell'azienda che aprisse una riflessione e un dialogo, magari rimanendo ognuno sulla propria posizione, in linea di principio, ma sanando una situazione che non fa bene a nessuno».
«In ogni caso - ha sottolineato il segretario - non credo che l'Italia possa ridursi a un referendum pro o contro Marchionne, abbiamo bisogno di un nuovo sistema di relazioni industriali, perchè c'è un mondo nuovo. Non possiamo pensare che ci sono alcune migliaia di lavoratori che hanno la testa nel '800 e altri nel 2000. Sia tutti nel 2000. I lavoratori sanno che se arriva la commessa devi lavorare perchè non puoi buttarla via».

SISTEMA DI REGOLE - Il problema generale che riguarda Fiat, secondo Bersani, è che «stiamo andando nella direzione giusta». «Io dico - ha ribadito Bersani - che sceglierei una strada un po' diversa che non divida il mondo del lavoro, perchè è il più grande danno che possiamo avere. Scegliere una strada che desse più spazio alle determinazione aziendali ritoccando anche il sistema di contrattazione nazionale rendendolo più essenziale».
«Serve un sistema di regole - ha concluso Bersani - che metta al centro la rappresentanza e la partecipazione dei lavoratori. Alcuni diritti fondamentali devono essere garantiti per legge, come la 626. Non possiamo pensare che tutto si riduca al posto di lavoro, ci vuole anche un politica industriale che punti su ricerca e innovazione».
Bersani ha anche sottolineato quanto sia forte il problema l'assenza di un ministro dello sviluppo economico.

ROMITI - «Il sindacato lo puoi battere, non dividere», dice in un'intervista al Corriere l'ex ad della Fiat Cesare Romiti. «E' un errore grave perchè il sindacato escluso ti tormenterà nelle fabbriche, a maggior ragione se e' il più grande». La situazione del 1980 «era un po' più complicata». A Torino battemmo il terrorismo, Melfi e' tranquilla'. E' sbagliato 'rinunciare a parlarsi' o 'cercare accordi separati'. Durante le vertenze anche le tensioni vanno governate.