25 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Il caso Melfi

Cgil: la Fiat rispetti la sentenza sui tre di Melfi

La Vicesegretaria Camusso: «Inutile cercare pretesti. Sulla vicenda piena sintonia tra Cgil e Fiom». Matteoli: «Le sentenze vanno rispettate»

ROMA - La Fiat deve rispettare la sentenza di reintegro dei tre operai licenziati dallo stabilimento di Melfi, senza cercare motivazioni «pretestuose». Lo ha ribadito la vicesegretaria generale della Cgil, Susanna Camusso, secondo cui «c'è una sentenza esecutiva del tribunale di Potenza e la Fiat deve rispettarla: non c'è nessuno che possa esimersi dal rispettare le sentenze della magistratura, con nessuna motivazione. Quelle peraltro fornite dalla Fiat in questa occasione sono del tutto pretestuose».
«Non c'è quindi - ha sottolineato la Camusso intervenendo su Radio1 - nessuna differenza tra quanto sostiene la Fiom e quanto sostiene la Cgil, perché va fatto rispettare il diritto al reintegro dei lavoratori».

LA REPLICA ALLA CISL - Replicando nel corso della trasmissione al leader della Cisl, Raffaele Bonanni, Camusso ha osservato: «Non penso che siamo caduti in una trappola, mi stupisce che un grande sindacato come la Cisl non capisca che se non si rispettano delle forme basilari che stanno alle origini delle relazioni sindacali non si può separare ogni pezzetto del percorso. Bisognerebbe dire alla Fiat - ha aggiunto - con la nettezza con cui va detto, che fa parte di un sistema, di un paese che ha delle regole e che quelle regole vanno rispettate da parte di tutti. E' importantissimo che la Fiat investa, noi l'abbiamo chiesto, rivendicato e sostenuto e non abbiamo nessun dubbio. Ma si investa secondo le regole e rispettando il diritto dei lavoratori».

MATTEOLI - «Le sentenze vanno rispettate anche quando non ci fanno piacere. Se il nostro paese è uno stato di diritto non può esserlo a fasi alterne». E' quanto ha detto il ministro dei Trasporti Altero Matteoli al Meeting di Rimini, commentando la vicenda Fiat e il caso dei tre operai di Melfi che l'azienda, nonostante il reintegro deciso dal giudice, ha deciso di non far lavorare.