26 aprile 2024
Aggiornato 05:30
I dati dell'ABI

Famiglie solide, mutui in crescita (+8%)

A marzo aumento finanziamenti per la casa raddoppia sul 2009. Il livello di indebitamento delle famiglie rimane contenuto

ROMA - Le famiglie italiane si confermano solide nell'affrontare la crisi economica e continuano a chiedere mutui per la casa. Lo rileva il report trimestrale dell'Abi su indebitamento, vulnerabilità e patologia finanziaria dei nuclei familiari, realizzato in collaborazione con il ministero del Welfare. I finanziamenti per la casa, infatti, continuano a crescere «su tassi abbastanza sostenuti in quanto favoriti dall'effetto di calmieramento dei prezzi degli immobili a seguito della crisi e dal basso tenore dei tassi d'interesse». A marzo i prestiti per l'acquisto di abitazioni sono aumentati di circa l'8%, quasi il doppio rispetto al +4,5% di marzo 2009.

Il livello di indebitamento delle famiglie - spiega lo studio di Palazzo Altieri - rimane contenuto, anche nel confronto internazionale, «grazie anche al basso profilo dei tassi d'interesse che non hanno comportato maggiori oneri finanziari, tant'è che il rapporto tra rata media sui mutui casa e reddito si è mantenuto sostanzialmente invariato». A marzo il complesso delle rate assorbivano il 4,3% del reddito, incidenza sostanzialmente stabile rispetto all'esperienza dell'ultimo anno, ma inferiore di oltre 2,5 punti percentuali rispetto alla metà del 2008. Inoltre l'incidenza delle nuove sofferenze del 'creditore famiglia' si contiene complessivamente all'1,3-1,4% del totale erogato.

Tra gli indicatori di vulnerabilità - evidenzia l'Abi - si è considerato l'indice di accessibilità all'abitazione, che «permette di misurare l'apporto del credito bancario e dei livelli di reddito e dell'andamento del mercato immobiliare alla possibilità di acquisto della casa». Per questo indicatore «da circa un anno e mezzo è in atto un progressivo miglioramento, quindi una maggiore possibilità di poter acquistare una casa».
L'indice di affordability, conclude il report, «mostra che a marzo la rata che la famiglia media deve pagare per comprare la casa è di poco superiore al 20% del reddito disponibile (21,4%), quindi il bene casa rimane largamente accessibile per la famiglia media grazie soprattutto al basso livello dei tassi».