Potash respinge l'offerta di Bhp
Insufficienti i 38,6 miliardi messi sul piatto. L'affare fa gola a molti. Presto ci sarà il boom del mercato dei fertilizzanti
NEW YORK - Il mercato dei fertilizzanti sarà il più grosso affare dei prossimi anni, perché serviranno ai Paesi in via di sviluppo. Per questo la Bhp Billiton, colosso minerario australiano, ha messo sul piatto 38,6 miliardi di dollari per acquistare la canadese Potash e assicurarsi la sua fetta di mercato. Per questo, il maggiore produttore mondiale di fertilizzanti ha rifiutato l'offerta da 130 dollari per azione, definendola «altamente inadeguata».
UN NO SECCO - Dure le parole che hanno accompagnato il secco no indirizzato a Bhp: «Non ci opponiamo a una vendita, ma di sicuro ci opponiamo a un furto», ha detto Bill Doyle, amministratore delegato di Potash. «Sono grandi e devono pagare prezzi da grandi», ha detto il numero uno della società, senza però specificare quale cifra sarebbe considerata equa per acconsentire alla cessione del gruppo.
IL TITOLO VOLA IN BORSA - In realtà, solo il fatto che sia arrivata un'offerta così consistente non solo ha fatto schizzare verso l'alto il titolo della società canadese (+27,66% a 143,17 dollari per azione la chiusura di ieri), ma ha anche aperto alla possibilità che si possa scatenare una competizione globale per Potash. «Riteniamo che il prezzo offerto possa fissare nuovi benchmark per il settore, ovvero nuovi standard per le somme che gli investitori sarebbero disposti a pagare», si legge in una nota degli analisti di Ubs Investment Bank.
L'OPA OSTILE - Il colosso minerario BHP Billiton ha annunciato oggi con una nota che presenterà un'offerta ostile sul gruppo canadese attivo nel settore dei fertilizzanti, Potash. Dopo che il Board del gruppo canadese, aveva rifiutato una proposta dello stesso valore, definendo il prezzo proposto «ampiamente inadeguato», la società anglo-australiana ha deciso di scavalcarlo lanciando un'offerta del valore di 38,6 miliardi di dollari, direttamente agli azionisti di Potash. BHP offrirà agli azionisti la possibilità di accettare l'offerta fino al 19 ottobre.
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