20 aprile 2024
Aggiornato 11:30
L'Italia sorpassa la Francia

Siamo i primi produttori al mondo di vino

Coldiretti: «Con la vendemmia 2010 conquisteremo il primato»

ROMA - L'Italia si appresta a diventare il primo produttore mondiale di vino se sarà confermato il sorpasso sulla Francia nella vendemmia 2010 grazie una produzione nazionale in aumento fino al 5 per cento rispetto allo scorso anno, su valori superiori a 47,5 milioni di ettolitri contro i 47,3 milioni di ettolitri previsti per i cugini d'oltralpe da Franceagrimer. Il dato è stato reso noto dalla Coldiretti, che sottolinea come si tratti di un risultato importante per un settore dove trovano oggi opportunità di lavoro 1,2 milioni di persone impegnate direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse e di servizio. Ogni grappolo raccolto in campagna è in grado di attivare ben 18 diversi settori, secondo una analisi della Coldiretti.

Lo scorso anno - precisa la Coldiretti - il raccolto francese è stato pari a 46,7 milioni di ettolitri superiore a quello italiano fermo a 45,4 milioni di ettolitri, secondo l'Istat. Il successo del vino italiano fa infatti crescere anche le attività indotte che si sono estese negli ambiti più diversi: dall'industria vetraria a quella dei tappi, dai trasporti alle assicurazioni, da quella degli accessori, come cavatappi e sciabole, dai vivai agli imballaggi, dalla ricerca e formazione alla divulgazione, dall'enoturismo alla cosmetica e al mercato del benessere, dall'editoria alla pubblicità, dai programmi software fino alle bioenergie ottenute dai residui di potatura e dai sottoprodotti della vinificazione.

In Italia ci sono - continua la Coldiretti - 250mila aziende agricole con vigneti che offrono occupazione a circa 200mila lavoratori dipendenti, dei quali 20mila extracomunitari: nel solo distretto di Montalcino lavorano immigrati di 44 diverse nazionalità. Di queste ben 21.600 aziende agricole vendono direttamente il proprio vino ai consumatori mentre le altre lo cedono alle 35mila aziende imbottigliatrici presenti in Italia che impiegano operai, agronomi, enologi, responsabili di marketing, informatici e wine manager.

Il vino ha raggiunto un fatturato superiore ai 9 miliardi di euro dei quali 3,5 realizzati grazie all'esportazione sui mercati comunitari ed internazionali. Il presidente della Coldiretti Sergio Marini afferma: «Come lo era durante la fase di crescita economica, il vino rappresenta l'unico modello da replicare anche in una situazione di crisi della quale, nonostante le difficoltà, il vitivinicolo Made in Italy risente meno di quello di altri Paesi e meno degli altri settori produttivi in Italia, perchè esprime i valori dell'identità e del legame con il territorio che nel mercato globale sono vincenti rispetto all'omologazione».