Cgil: le scelte FIAT confermano ritorsione sui lavoratori
«In continuità con il clima determinato dai recenti licenziamenti individuali»
ROMA - «La scelta di spostare la produzione prevista nella stabilimento di Mirafiori in Serbia, e le motivazioni addotte, sembrano confermare una linea basata sulla ritorsione nei confronti del sindacato e dei lavoratori, in continuità con il clima determinato dai recenti licenziamenti individuali». E' quanto si legge in una nota della segreteria nazionale della Cgil che esprime «preoccupazione per la continua indeterminatezza nelle decisioni che assume la Fiat sul futuro delle produzioni negli stabilimenti italiani».
«Se così fosse - continua la nota - si continua nel paradosso che vede il più importante gruppo industriale italiano registrare, pur nella crisi, importanti performance che però stridono con la necessità di serie relazioni sindacali basate sul confronto e il rispetto reciproco. Non vorremmo - conclude la segreteria confederale Cgil - che le azioni messe in campo contro il sindacato e i lavoratori servissero per giustificare scelte più gravi di disimpegno negli stabilimenti italiani».
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