19 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Imprese in difficoltà

Ancora difficile l'accesso al credito per le imprese

L'analisi della Confcommercio: «Peggioramento dei costi dei servizi bancari, denaro più caro al Sud»

ROMA - Imprese ancora in difficoltà nel far fronte al proprio fabbisogno finanziario. Secondo un'indagine dell'osservatorio sul credito per le imprese del commercio, del turismo e dei servizi realizzato da Confcommercio, nel secondo trimestre dichiara di non farcela quasi il 14%. Diminuiscono le imprese in grado di fronteggiare autonomamente questa esigenza (poco più del 50% rispetto a oltre il 60% del primo trimestre). E parallelamente si registra un irrigidimento nell'offerta di credito.

Sempre sul versante dell'offerta di credito, a fronte di una sostanziale stabilità per quanto riguarda i costi del finanziamento e le garanzie richieste dalle banche, le imprese avvertono un peggioramento dei costi dei servizi bancari e delle altre condizioni. Da segnalare, per la prima volta da un anno a questa parte, l'andamento positivo, superiore anche alla media nazionale, delle imprese del Mezzogiorno per quanto riguarda l'ottenimento dei finanziamenti pur a fronte di un incremento del loro costo.

La capacità delle imprese del terziario di fare fronte al proprio fabbisogno finanziario diminuisce in modo significativo.
Le imprese che nei mesi di aprile, maggio e giugno 2010 hanno dichiarato di essere state in grado di fare fronte al proprio fabbisogno finanziario, senza alcun problema, sono state il 51,2%. Le imprese che hanno dichiarato di essere riuscite a farvi fronte, ma con qualche problema, sono state il 35,1% e quelle che hanno dichiarato di non essere riuscite affatto a fare fronte al proprio fabbisogno finanziario sono state il 13,7%.

Le imprese che più delle altre sono riuscite a fare fronte al fabbisogno finanziario nel secondo trimestre sono state quelle del Nord-Ovest e quelle del Nord-Est. Le imprese che meno delle altre sono riuscite a fare fronte al proprio fabbisogno finanziario sono state quelle residenti nelle regioni del Centro Italia e del Sud Italia. La previsione delle imprese del terziario circa la capacità di riuscire a fare fronte al proprio fabbisogno finanziario nei prossimi tre mesi è risultata leggermente migliore. Le imprese del Meridione prevedono per i mesi di luglio, agosto e settembre un miglioramento della propria capacità di fare fronte al fabbisogno finanziario delle proprie attività.

La percentuale delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi che si sono rivolte agli istituti bancari per chiedere un fido o per rinegoziare un fido esistente è rimasta sostanzialmente stabile. Il 6,7% delle imprese che si è rivolto alle banche è ancora in attesa di conoscere l'esito della propria domanda, mentre il 13,9% ha dichiarato di essere intenzionato di rivolgersi alle banche per ottenere il credito del quale hanno bisogno nel prossimo trimestre. L'indicatore del costo dei finanziamenti è risultato stabile (-13,4) rispetto a quanto rilevato nel primo trimestre (-13,8) e dopo il peggioramento che era stato registrato nel quarto trimestre del 2009 (-11,6). Il denaro è risultato più caro per le imprese residenti nelle regioni del Meridione (-19,5) e del Centro Italia (-15,7) e meno caro per le imprese del Nord-Ovest (-9) e del Nord-Est (-10).