La Cgil campana: referendum indispensabile
Gravano ed Errico: «L'unica via è dare voce ai lavoratori»
NAPOLI - «E' il momento di assumersi le responsabilità che la difficile vicenda dell'investimento della Fiat a Pomigliano ci impone». E' quanto sottolineano, in una nota, i segretari generali di Cgil Campania e Napoli, Michele Gravano e Peppe Errico. «Al punto in cui è arrivata la vertenza - precisano - nonostante gli sforzi unitari di disponibilità che tutti i sindacati metalmeccanici hanno espresso, di fronte a un atteggiamento considerato ostativo alle proposte avanzate che ha reso impossibile ogni modifica al fine di migliorare, nel contesto dell'efficienza, la tutela e i diritti dei lavoratori, per la quale parte ci riserviamo un approfondimento anche giuridico, riteniamo che l'unica scelta che è davanti al gruppo dirigente della Cgil sia quella di dare la voce ai lavoratori per farli esprimere attraverso il referendum, nella consapevolezza della delicatezza della scelta che si va a compiere».
MANTENERE UN FRONTE UNITARIO - «Chiediamo alla Fiom, prima di andare al referendum - aggiungono Gravano ed Errico - una consultazione dei propri iscritti per assumere l'atteggiamento da tenere e coinvolgerli. Per quanto ci riguarda, nell'assunzione dell'impegno della difesa dei diritti, lanciamo un appello ai lavoratori affinché vadano a votare, tenendo conto della singolarita del caso Pomigliano».
«Lanciamo un appello ai lavoratori della Fiom a non dividersi - concludono gli esponenti della Cgil - a mantenere un fronte unitario, a non isolarsi, a guardare le tante sollecitazioni che ci vengono dal contesto della società, dal sistema imprenditoriale e dagli stessi lavoratori, ad assumere decisioni all'altezza del momento, com'è nella storia della Cgil meridionale».
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