3 ottobre 2025
Aggiornato 07:00
Intervista al Corriere della Sera

Brunetta: manovra più equa su scuola e pensioni

Il Ministro della Funzione Pubblica: «Cambierà in Parlamento ma a saldi invariati. Bene Tremonti, Berlusconi ha fatto il leader»

ROMA - La manovra cambierà in Parlamento e «il governo sarà coeso per far sì che la manovra sia confermata nei saldi e resa più raffinata, equa e intelligente nelle modalità», in particolare su scuola e pensioni. Lo sostiene il ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, in un'intervista al Corriere della sera. Sulla scuola, «senza peggiorare i saldi, dobbiamo premiare gli insegnanti meritevoli e non produrre iniquità rispetto all'attuale sistema degli scatti di anzianità». Mentre sulle pensioni di vecchiaia, «siccome l'Europa ci chiede di accelerare, il governo equiparerà nel pubblico impiego le donne agli uomini in un lasso di tempo congruo ed equo, destinando, come già stiamo facendo con il primo adeguamento, buona parte dei risparmi al welfare familiare».

BENE TREMONTI - Quanto agli scontri tra Berlusconi e Tremonti, per Brunetta il ministro dell'Economia non ha commissariato il premier: «Tremonti si è mosso nei tempi giusti. Berlusconi ha dato la sintesi del leader». E se Tremonti «sugli enti culturali ha sbagliato, l'ha riconosciuto», ora «sulla deregulation» per le imprese «lavoreremo insieme». Tra i prossimi passi del ministro della P.A., invece, c'è il censimento sulle auto blu: «Fatto il censimento, passeremo ai tagli».

TAGLI - Quanto ai tagli sugli stipendi alti, Brunetta chiede che «ora che i dirigenti della pubblica amministrazione vedono ridursi i loro redditi, vengano ridotti anche quelli delle star televisive». La Rai «andrebbe privatizzata: via il canone, via i tetti pubblicitari. Una sola rete deve restare pubblica; le altre, sul mercato». Infine, sul presidente della Camera, Brunetta dice: «Fini ha un'idea del ruolo della terza carica dello Stato che non è la mia. Ma sono ottimista. Certo anche lui vuole uno Stato responsabile ed efficiente. Quindi resterà nel Pdl».