29 aprile 2024
Aggiornato 21:00
Conti pubblici

Frattini: non sarà una manovra leghista

Lo assicura il Ministro degli Esteri: «Non avrà nemmeno la faccia di Tremonti. Intercettazioni? Berlusconi non ha mai parlato di fiducia»

ROMA - La manovra economica «avrà la faccia di Silvio Berlusconi e non di Giulio Tremonti»: lo assicura il ministro degli Esteri Franco Frattini. «Chi pensa di fare una manovra di stampo leghista se lo tolga dalla testa. Anche perché il federalismo fiscale non ha bisogno di un tesoretto da ricavare dai provvedimenti economici in discussione: il federalismo non costa, anzi fa risparmiare».

DL INCENTIVI - In un'intervista alla Stampa Frattini accoglie così i rilievi mossi dal Quirinale al decreto incentivi: «Anche il governo Prodi faceva spesso ricorso ai maxiemendamenti non sempre omogenei. Anche oggi il nostro governo si trova di fronte alla necessità di trovare una soluzione di fronte alle centinaia di emendamenti che presenta l'opposizione».

INTERCETTAZIONI - Per quanto riguarda il ddl sulle intercettazioni, Frattini afferma di non aver «mai» sentito parlare di fiducia dal presidente del Consiglio Berlusconi. «Accolgo le perplessità di Fini - afferma poi il titolare della Farnesina - come un appello istituzionale e non come un'indicazione della minoranza contro la maggioranza: sarebbe una sconfessione di un impegno preso davanti agli elettori».