Borsa europee di nuovo a picco
Piazza Affari chiude a -3,27% dopo uno stop ai sistemi informatici. Intervento coordinato delle Consob europee contro eventuali abusi
MILANO - Una nuova ondata di crolli a catena ha concluso oggi una settimana da brivido delle Borse europee, mentre l'alta tensione e volatilità prosegue a Wall Street, con segnali di possibile attenuazione. Permangono diffusi timori di un effetto «contagio» della crisi finanziaria che ha colpito la Grecia, a causa del dissesto sui conti pubblici, ma dopo il «giovedì selvaggio» oltre Atlantico, come lo chiamano i media Usa, adesso i nervi degli operatori sembrano aver ceduto. Parigi, Francoforte e Milano hanno accusato cali superiori al 4 per cento e l'euro è tornato a calare marcatamente, sotto 1,27 dollari laddove stamattina aveva tentato un recupero. Tornano tensioni anche nel settore dei prestiti interbancari, quello che nella fase più acuta della crisi finanziaria mondiale era finito quasi alla paralisi.
Il presidente americano Barack Obama reagisce e promette di proteggere i risparmiatori, e reagiscono anche le 'consob' europee, con un intervento coordinato che punta ad accertare eventuali «violazioni o abusi di mercato». Stasera i capi di Stato e di governo dell'Ue s riuniscono a Bruxelles, convocati dal presidente permanente Herman Van Rompuy, mentre oggi i ministri finanziari del G7 si sono consultati sulla situaizone tramite una teleconferenza. Il bilancio di seduta in Europa è ancora una volta pesante. Francoforte ha chiuso lasciando sul terreno il 3,27 per cento, Parigi con un meno 4,60 per cento, Londra meno 2,62 per cento.
A Milano il Footsie-Mib ha siglato gli scambi al meno 3,27 per cento, dopo aver toccato ribassi dell'ordine del 5 per cento anche a seguito di una temporanea sospensione delle contrattazioni dovuta a disguidi tecnici. La crisi greca sembra esser andata ben al di là della sua mole, tenuto conto che questo paese rappresenta appena il 2,5 per cento del Pil dell'area euro e che proprio oggi i maggiori paesi europei hanno completato le procedure necessarie a sbloccare il sistema di aiuti a suo favore. Chiusa la traballante Europa, Wall Street sembra calmarsi, almeno momentaneamente: il Dow Jones, che in precedenza cedeva il 3 per cento, riduce il calo allo 0,75 per cento, il Nasdaq all'1 per cento e lo S&P 500 allo 0,64 per cento.
Secondo Len Blum, managing partner della Westwood Capital, i problemi della Grecia rischiano di essere qualcosa di simile ai mutui subprime in America, un dissesto limitato che ha scatenato la bufera in tutti i segmenti di mercato. E la questione dell'insostenibilità dei deficit di bilancio non riguarda solo l'Europa, ha affermato l'economista Noureil Roubini, ma anche gli Usa: «Per qualche motivo i mercati non lo hanno realizzato ma a qualche punto - ha affermato - nel futuro rischiano a loro volta di perdere il controllo». C'è però anche chi respinge gli scenari catastrofisti, come Deloitte, una delle maggiori società di revisione contabile globali: l'Europa e l'euro usciranno rafforzati da questa vicenda, perchè alla fine sarà proprio «la crisi Grecia a far mettere in campo le misure in grado di rafforzare il peso della moneta unica a livello mondiale, favorendo la crescita», ma ora servono riforme strutturali e risanamenti dei conti.
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