3 maggio 2024
Aggiornato 08:30
Domande dure a bruciapelo

Goldman sotto il torchio del Senato Usa

La compagnia è nel mirino per avere speculato sul mercato dei mutui. Particolarmente taglienti le domande contro il trader Tourre

NEW YORK - Domande dure, a bruciapelo per fare luce sull'ennesimo, presunto scandalo finanziario consumatosi a Wall Street, quello di Goldman Sachs. La sottocommissione d'inchiesta permanente del Senato americano, guidata dal senatore democratico Carl Levin, ha interrogando per ore ieri i vertici del colosso bancario newyorkese per far luce sulle accuse di frode mosse contro la Goldman dalla Sec, la Consob americana.

L'ultimo a parlare nel tardo pomeriggio è stato l'amministratore delegato Lloyd Blankfein che ha difeso la tenuta etica della società anche durante la crisi finanziaria. Per Blankfein Goldman Sachs non era tenuta a informare i clienti, a cui aveva venduto obbligazioni, a proposito delle proprie posizioni su quei titoli. «Ai clienti - ha detto l'ad - abbiamo dato esattamente il rischio che volevano. Non venivano a chiederci le nostre valutazioni sui titoli».

In particolare a finire sotto il torchio è stato Fabrice Tourre, il trader di Goldman Sachs al centro delle accuse della Sec. Il 31enne francese, un «enfant prodige» della finanza, ha detto di «negare categoricamente le accuse di frode».
Durante la sua testimonianza di fronte al Senato Tourre, ha detto di rammaricarsi molto per alcune email scritte nel 2007, e diffuse nei giorni scorsi dalla sua banca. In quelle email, il trader esprimeva la sua perplessità sulle obbligazioni garantite da mutui scambiate da Goldman Sachs.

La sottocommissione permanente del Senato sta concentrando le sue domande propri su questi titoli e sul comportamento di Goldman Sachs. La banca, secondo le accuse, avrebbe venduto ai propri clienti queste complesse obbligazioni per poi scommettere sul loro ribasso. Tourre in particolare ha partecipato a un'operazione in cui Goldman ha venduto agli investitori Aca Management e Ikb Deutsche Industriebank uno strumento finanziario chiamato Abacus 07AC-1, legato ai mutui subprime e rivelatosi fallimentare. Secondo le autorità di borsa agli investitori sarebbero state date informazioni fuorvianti sulla composizione di quello strumento. Nelle sue email, Tourre esprime dubbi e perplessità «dal punto di vista etico». Dice di essere preoccupato della perdita di valore dei titoli. «Tutto questo crollerà molto presto», ha scritto. «Si tratta di email personali che mi dispiace molto aver scritto», ha detto Tourre nella sua audizione. «Mettono in cattiva luce la società e me stesso».

Il senatore Tom Coburn ha interrogato duramente Tourre. Alludendo anche alla possibilità che Goldman cerchi di scaricare sul giovane trader tutte le responsabilità dell'operazione Abacus. «Perché Goldman ha deciso di pubblicare le emai ?», ha chiesto Coburn. «Non lo so», ha risposto Tourre.
Secondo le autorità di Borsa agli investitori sarebbero state date informazioni fuorvianti sulla composizione di quello strumento. Tourre, oltre che per il suo ruolo, è stato criticato anche per una serie di email rese pubbliche che rivelavano un sorprendente cinismo nei confroni dei clienti.

La Sec sostiene che Goldman avrebbe venduto Abacus alla società Aca non rivelando la posizione dell'hedge fund Paulson &Co., coinvolto nella creazione di Abacus e con una visione ribassista sul mercato immobiliare. «Sebbene non mi ricordi le parole esatte che ho utilizzato, mi ricordo di aver informato Aca che il fondo di Paulson avrebbe assunto delle protezioni di credito sulla transazione AC-1. Questo significava necessariamente che Paulson avrebbe anche scommesso al ribasso», ha detto Tourre. Il manager ha aggiunto che la transazione «non è stata pensata per fallire» e che Aca e Ikb «erano due dei miei clienti più importanti».