28 agosto 2025
Aggiornato 06:00
Mercato americano in netta contrazione

La Starbucks scommette sull'Asia

L'A.d Howard Schultz: «apriremo migliaia di caffetterie in Cina, poi ci sarà l'ingresso in Vietnam e India»

NEW YORK - Con il mercato nordamericano in netta contrazione, Starbucks punta all'Oriente per uscire dal momento di difficoltà. La catena di caffetteria ha deciso di espandere le attività in Cina, che diventerà il suo principale mercato in Asia, superando il Giappone. Poi ci sarà l'ingresso in Vietnam e India, dove Starbucks ancora non era presente.

«L'Asia rappresenta per noi la più significativa opportunità di crescita», ha detto Howard Schultz, amministratore delegato di Starbucks. In Cina, ha aggiunto il manager, apriremo «migliaia di caffetterie». Nel paese, Starbucks è presente dal 1999 - il primo caffè è stato inaugurato a Pechino - ma la crescita negli anni finora era stata modesta: solo 376 punti vendita rispetto agli 878 del Giappone.
Starbucks è in cerca di nuovi mercati dopo la netta flessione negli Stati Uniti, dove lo scorso anno ha chiuso centinaia di punti vendita per un taglio dei costi complessivo pari a 600 milioni di dollari. Ma l'ultimo trimestre si è chiuso con un segnale positivo: le vendite comparate sono cresciute per la prima volta dalla fine del 2008.
L'espansione in Cina, avverte Schultz, sarà pianificata con cautela. «Nel lungo periodo apriremo lì migliaia di negozi», ha detto. «Ma è un mercato complicato, che richiede massima disciplina e un'accurata strategia».