12 ottobre 2025
Aggiornato 10:30
Nel 2009 calo del 2,8%

Redditi delle famiglie: mai così male dal '90

Record negativo dall'inizio delle serie storiche secondo l'Istat. In flessione tasso investimento famiglie

ROMA - Nell'ultimo trimestre del 2009 il reddito disponibile delle famiglie in valori correnti è diminuito del 2,8% rispetto allo stesso periodo del 2008, mentre la spesa delle famiglie si è ridotta dell'1,9%. E' quanto rileva l'Istat. Si tratta della riduzione più significativa dall'inizio delle serie storiche negli anni Novanta. Il potere di acquisto delle famiglie (cioè il reddito disponibile delle famiglie in termini reali) è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e del 2,6% rispetto a quello corrispondente.

Nel quarto trimestre del 2009 la propensione al risparmio delle famiglie (definita dal rapporto tra il risparmio lordo delle famiglie e il loro reddito disponibile) è stata pari al 14% come nel trimestre precedente. La riduzione rispetto al corrispondente periodo del 2008 è stata pari a 0,7 punti percentuali. Nel quarto trimestre 2009, spiega l'Istat, il reddito disponibile delle famiglie è diminuito dello 0,2% in valori correnti rispetto al trimestre precedente mentre la spesa delle famiglie per consumi finali si è ridotta dello 0,1%.

E' proseguita poi la flessione del tasso di investimento delle famiglie (definito dal rapporto tra gli investimenti fissi lordi delle famiglie, che comprendono gli acquisti di abitazioni e gli investimenti strumentali delle piccole imprese classificate nel settore, e il loro reddito disponibile lordo) che nel quarto trimestre 2009 si è attestato all'8,8 per cento, 0,2 punti percentuali in meno rispetto al trimestre precedente, risentendo di una riduzione degli investimenti (-2,2%) molto superiore a quella del reddito disponibile (-0,2%). Nel quarto trimestre 2009 il tasso di investimento delle famiglie si è ridotto di 0,7 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2008.

UIL - I dati diffusi oggi dall’ISTAT sull’andamento negativo del reddito disponibile delle famiglie italiane confermano la necessità, più volte sottolineata dalla UIL, di intervenire subito attraverso la leva fiscale. La UIL chiede quindi un intervento immediato, mirato prima di tutto ai lavoratori dipendenti e pensionati, da attuarsi attraverso un significativo aumento delle detrazioni ed un consistente rafforzamento dell’assegno per i figli a carico. Per la UIL questa è la via da seguire per restituire potere d’acquisto a salari, stipendi e pensioni, fornendo al tempo stesso nuovo impulso alla nostra economia.